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Greggio, prezzi tornano in territorio positivo, investitori cauti, mercato guarda a Israele

Pubblicato 10.10.2023, 11:26
Aggiornato 10.10.2023, 11:27
© Reuters. Un impianto di raffinazione del diesel nella regione di Irkutsk in Russia. 10 marzo 2019.  REUTERS/Vasily Fedosenko/File Photo
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LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in leggero rialzo dopo i cali dell'inizio della seduta, con gli operatori che rimangono cauti e osservano le possibili interruzioni delle forniture in seguito agli scontri militari tra Israele e il gruppo palestinese Hamas.

Alle 10,30 il Brent guadagna lo 0,03% a 88,17 dollari a barile, mentre il greggio statunitense Wti è in rialzo di 0,01% a 86,38 dollari al barile.

 "C'è ancora molta incertezza sui mercati dopo gli scontri di questo fine settimana in Israele", dicono gli analisti di ING, aggiungendo che i mercati petroliferi stanno ora valutando un premio per il rischio.

"Se le notizie sul coinvolgimento dell'Iran si rivelassero fondate, ciò darebbe un'ulteriore spinta ai prezzi, poiché ci aspettiamo che gli Stati Uniti applichino più severamente le sanzioni contro l'Iran. Questo renderebbe ancora più rigido un mercato già molto rigido", hanno aggiunto gli analisti di ING.

Sebbene Israele produca pochissimo greggio, i mercati temono che un'eventuale escalation del conflitto possa danneggiare l'offerta mediorientale e peggiorare il deficit previsto per il resto dell'anno.

Il porto israeliano di Ashkelon e il suo terminale petrolifero sono stati chiusi in seguito al conflitto, hanno detto alcune fonti.

Gli Stati Uniti ritengono l'Iran complice anche se non hanno informazioni o prove che indichino la partecipazione diretta dell'Iran agli attacchi, ha detto un portavoce della Casa Bianca.

© Reuters. Un impianto di raffinazione del diesel nella regione di Irkutsk in Russia. 10 marzo 2019.  REUTERS/Vasily Fedosenko/File Photo

"Continuiamo a credere che il petrolio Brent si stabilizzerà tra i 90 e i 100 dollari al barile nel quarto trimestre del 2023", ha detto Dhar, aggiungendo che il conflitto tra Palestina e Israele aumenta il rischio che i futures del Brent si collochino a 100 dollari al barile e oltre.

In un segnale positivo per l'offerta, Venezuela e Stati Uniti hanno fatto progressi nei colloqui che potrebbero portare a un alleviamento delle sanzioni contro Caracas, consentendo ad almeno un'altra società petrolifera straniera di acquistare il greggio venezuelano a determinate condizioni.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)

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