Investing.com - Apertura leggermente negativa per le principali piazze europee questo mercoledì, in cui gli investitori accolgono una serie di dati economici.
Negli scambi europei, l’Euro Stoxx 50 cede lo 0,19%, il francese CAC 40 è in calo dello 0,20%, il tedesco DAX 30 cede lo 0,39%.
Tra i dati, l’indice flash PMI del settore servizi è salito a 53,7 questo mese. Ciò significa che l’indice composito dei direttori acquisiti della zona euro, che indica l’attività del settore dei servizi e di quello manifatturiero ha segnato l’aumento maggiore dal maggio 2011. L’indice dei prezzi al consumo (IPC) nella zona euro è salito al massimo di oltre tre anni a dicembre, tuttavia resta molto lontano dall’obiettivo del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea (BCE).
Nel report dell’Eurostat si legge che l’indice dei prezzi al consumo è salito al tasso destagionalizzato dell’1,1% a dicembre, contro le aspettative di un aumento dell’1,0%e dopo la lettura dello 0,6% nel mese precedente. L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energetici, alcol e tabacco, è salito al dato destagionalizzato dello 0,9% ad dicembre.
Nonostante i dati positivi, i livelli dell’inflazione continuano a rappresentare una notizia negativa per l’autorità monetaria della zona euro, dal momento che l’inflazione è ancora al di sotto dell’obiettivo del 2%.
Nel Regno Unito i dati hanno mostrato che l’indice dei direttori acquisti per il settore edile britannico è salito ad un dato destagionalizzato di 54,2 lo scorso mese dalla lettura di 52,8. Next PLC (LON:NXT) crolla del 10% a causa del profit-warning per il 2017 nelle previsioni di un calo della spesa per via dell’inflazione che si abbatterà sui redditi. Next prevede che il calo della sterlina scatenato dalla Brexit spingerà i prezzi.
Intanto, il prezzo del greggio segna un rimbalzo dalle forti perdite del 3% causate da un report di Genscape secondo cui le scorte di Cushing, hub chiave per il greggio Nymex, avrebbero segnanto un aumento di oltre un milione di barili.
L’American Petroleum Institute rilascerà il report settimanale oggi alle 4:30PM ET (21:30 GMT). I dati ufficiali della Energy Information Administration sono invece previsti domani, nelle previsioni di un calo di 1,7 milioni di barili.
I report di questa settimana saranno pubblicati con un giorno di ritardo a causa della chiusura festiva del Capodanno. Negativi i titoli del settore energetico, con il colosso francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) giù dello 0,47%, l’italiana ENI (MI:ENI) che resta invariata mentre la norvegese Statoil (OL:STL) segna un crollo dell’1,41%.
In salita i titoli finanziari, in Francia BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) salgono rispettivamente dell’1,47% e dello 0,50%, mentre in Germania Commerzbank (DE:CBKG) e Deutsche Bank (DE:DBKGn) segnano +1,83% e +0,36%,
Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) schizza del 2,00%, mentre Unicredit (MI:CRDI) segna solo +0,07%; in Spagna BBVA (MC:BBVA) scende dello 0,44% e Banco Santander (MC:SAN) sale dello 0,84%.
A Londra, il FTSE 100, legato alle materie prime, cede lo 0,06%.
Glencore (LON:GLEN) segna un calo dell’1,33% ed Anglo American (LON:AAL) cede l’1,12%, mentre BHP Billiton (LON:BLT) e Rio Tinto (LON:RIO) segnano rispettivamente un calo dell’1,13% e dell’1,12%.
Misti gli energetici, con BP (LON:BP) in calo dello 0,25% e la rivale Royal Dutch Shell (LON:RDSa) che segna +0,52%.
Misti anche i titoli finanziari, con HSBC Holdings (LON:HSBA) in salita dello 0,01% e Royal Bank of Scotland (LON:RBS) che sale dello 0,52%, mentre Barclays (LON:BARC) sale dello 0,46% e Lloyds Banking (LON:LLOY) cede lo 0,20%
Negli Stati Uniti i mercati prevedono un’apertura positiva. I future Dow Jones Industrial Average salgono dello 0,09%, i future S&P 500 segnano +0,10%, mentre i future Nasdaq 100 sono in salita dello 0,09%.