Investing.com - Il prezzo dell’oro si rafforza negli scambi asiatici di questo martedì, mentre il dollaro scende sulla scia della riduzione dei timori per il commercio USA-Cina.
I future dell’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange salgono dello 0,3%, a 1.242,9 dollari l’oncia troy alle 1:05 ET (06:05 GMT).
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 96,667, giù dello 0,31%.
L’indice è sceso quando il Presidente USA Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping hanno promesso di bloccare l’introduzione di nuovi dazi per 90 giorni, secondo quanto reso noto dal Ministro degli Esteri cinese Wang Yi.
Il dollaro ha perso lo slancio rialzista negli ultimi giorni tra i segnali cauti della Federal Reserve, che ha indicato una possibile pausa nell’aumento dei tassi di interesse dopo il previsto intervento di dicembre.
“L’oro è meno preoccupato per la Fed e comincia a vedere dei segnali inflazionari dal greggio, dall’agricoltura e dall’assenza di dazi”, afferma George Gero, analista dei metalli preziosi di RBC Wealth Management a New York.
Tuttavia, c’è chi resta scettico circa il fatto che i prezzi dei lingotti possano continuare ad essere forti nei prossimi giorni.
“La grande domanda che si pongono tutti è: dove andrà l’oro da questo punto?” Chiede Walter Pehowich, dirigente e commentatore del settore in una nota sui metalli preziosi.
“Personalmente, mi aspettavo un selloff significativo dell’indice del dollaro sulla notizia e non si è realizzato. Quindi per questo motivo, non mi aspetto che il prezzo dell’oro mostri un’impennata sostenuta in questo momento”.