Investing.com - I futures del frumento continuano l’impennata al massimo di un mese questo mercoledì; i prezzi sono sostenuti dai crescenti timori per le condizioni del raccolto in Europa.
Sul Chicago Mercantile Exchange, il frumento USA con consegna a settembre è salito al massimo giornaliero di 5,6488 dollari al bushel, il massimo dal 7 luglio, prima di ridurre le perdite e attestarsi a 5,6088 dollari negli scambi odierni, con un’impennata dell’1,5%, o di 8,28 centesimi.
Il giorno prima, il prezzo del cereale ha subito un’impennata dell’1,56%, o di 8,4 centesimi, a 5,5240 dollari al bushel.
L’Europa è uno dei principali esportatori di frumento e compete con gli Stati Uniti sul mercato globale. Le perdite dei raccolti europei potrebbero portare ad un aumento della richiesta delle forniture statunitensi; gli Stati Uniti sono infatti il terzo produttore mondiale di frumento ed il principale esportatore.
Il 29 luglio il prezzo del frumento è sceso a 5,1840 dollari al bushel, il minimo dal luglio 2010, dal momento che i progressi del raccolto nell’emisfero boreale hanno alimentato le prospettive di un incremento delle scorte globali.
Intanto, il granoturco USA con consegna a dicembre subisce un’impennata dell’1,09%, o di 4,0 centesimi, a 3,7120 dollari al bushel. Il contratto di dicembre ha chiuso la seduta di ieri in calo dello 0,54%, o di 2,0 centesimi a 3,6720 dollari al bushel.
L’1 agosto i futures sono crollati al minimo di quattro anni di 3,5140 dollari al bushel dal momento che la temperatura quasi ideale per il raccolto nel Midwest degli Stati Uniti ha alimentato le aspettative di avere un ottimo raccolto quest’autunno.
Sul CBOT, la soia USA con consegna a novembre è salita dello 0,26% o di 2,6 centesimi, a 10,6840 dollari al bushel. Il contratto di novembre della soia ieri è crollato dell’1,27%, o di 13,6 centesimi, a 10,6560 dollari al bushel.
Il 4 agosto la soia è crollata al minimo di 45 mesi di 10,5400 dollari al bushel, per via dei segnali di un aumento delle scorte globali che hanno fatto scendere i prezzi.
Il granturco è la principale coltura statunitense, seguito dalla soia, secondo i dati del governo. Il grano è quarto, dopo il fieno.