Investing.com - Il prezzo dell’oro rimbalza questo giovedì, riavvicinandosi al massimo di oltre due mesi dopo i verbali del vertice di luglio della Federal Reserve che fanno presagire un rinvio dei prossimi aumenti dei tassi.
Sul Comex, i future dell’oro salgono di 11,00 dollari, o dello 0,9%, a 1.293,72 dollari l’oncia troy alle 3:15 ET (07:15 GMT), non lontano dal massimo di due mesi di 1.298,10 dollari toccato la scorsa settimana.
Il prezzo dell’oro ha chiuso al rialzo ieri dopo la notizia che due gruppi di consiglieri della Casa Bianca si sono sciolti, notizia che ha spinto il metallo prezioso a fine seduta.
L’oro è stato incoraggiato inoltre dai verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Fed da cui è emerso che i policymaker stanno tenendo d’occhio il recente indebolimento dell’inflazione e potrebbero rinviare l’aumento dei tassi.
I trader dei future prevedono una probabilità del 40% di un aumento dei tassi entro fine anno, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com, in calo dal 50% segnato prima della pubblicazione dei verbali.
Il metallo prezioso risente dell’andamento dei tassi di interesse USA, il cui aumento fa salire il costo degli investimenti senza rendimento come i lingotti. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti.
L’attenzione degli investitori è ora rivolta ai dati sulle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione e sull’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia previsti alle 8:30 ET (12:30 GMT) per valutare la forza della principale economia mondiale e il modo in cui influirà sulla posizione della Fed in merito alla politica monetaria.
Sempre sul Comex, i future dell’argento salgono di 15,9 centesimi, o dello 0,9%, a 17,09 dollari l’oncia troy.
Intanto, il platino sale dello 0,6% a 980,50 dollari, mentre il palladio balza dell’1,3% al massimo di 16 anni di 921,85 dollari l’oncia.