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Lo shock dei prezzi alimentari durerà fino al 2024 e forse oltre - S&P

Pubblicato 01.06.2022, 12:36
Aggiornato 01.06.2022, 12:57
© Reuters.

Di Alessandro Albano

Investing.com - L'aumento dei prezzi dei generi alimentari e la carenza delle forniture a seguito della guerra Russia-Ucraina dureranno "probabilmente fino al 2024 e forse oltre", scrive S&P Global Ratings in un report pubblicato mercoledì, nel quale si afferma come la "mancanza di fertilizzanti, i controlli sulle esportazioni, le interruzioni degli scambi commerciali e l'aumento dei costi del carburante eserciteranno una pressione al rialzo sul costo dei prodotti di base".

A farne le spese saranno in particolar modo i paesi a reddito basso e medio-basso dell'Asia centrale, del Medio Oriente, dell'Africa e del Caucaso", ha affermato Samuel Tilleray, analista del credito di S&P Global Ratings.

La ricerca esamina quali Stati sono i maggiori importatori, rispetto al rispettivo PIL, dei principali prodotti derivanti dai cereali più colpiti dal conflitto Le nazioni del Caucaso Tagikistan, Uzbekistan e Armenia sembrano "particolarmente esposte" a causa della loro quasi totale dipendenza dalla Russia per questi prodotti. Allo stesso modo, spiega l'agenzia di rating, gli stati arabi come Marocco, Libano, Egitto e Giordania dipendono dall'Ucraina per il loro approvvigionamento alimentare e sono quindi "suscettibili alle interruzioni dei porti e delle attività di lavorazione indotte dalla guerra".

"Riteniamo che lo shock per gli approvvigionamenti alimentari avrà implicazioni negative per i paesi dei mercati emergenti, incidendo sulla crescita del PIL, sulla performance fiscale e sulla stabilità sociale", ha sottolineato Tilleray, precisando che "sebbene molti dei titoli di Stato più esposti a questo rischio abbiano già rating creditizi molto bassi, le ricadute economiche e politiche dello shock alimentare potrebbero contribuire al declassamento dei rating".

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Ucraina e Russia, entrambe o singolarmente, sono tra i primi tre esportatori mondiali di grano, mais, semi e olio di girasole. Insieme, rappresentano il 12% di tutte le calorie degli alimenti scambiate. Russia e Bielorussia sono stati il ​​primo e il sesto esportatore di fertilizzanti a livello globale nel 2020, ricorda S&P nello studio. 

Ultimi commenti

La Russia era prima della guerra sulla via di un declino economico e sociale, si è preparata per 10 anni a questa guerra e si sta giocando tutto xchè la considera necessaria per sopravvivere e ritornare agli antichi fasti di un tempo... Il Grano è il Mais sono gli unici alimenti su cui conta la FAO per sfamare in futuro, ma anche oggi, la popolazione più povera del ns pianeta... ricordo quando la comunità europea aveva introdotto le quote latte o obbligava i contadini europei a convertire campi coltivati in bosco, dando anche incentivi... bene questo è il risultato... le risorse per produrre più latte e cereali le abbiamo anche noi per cui sarebbe il momento di darsi una politica economica e agricola meno dipendente dall'estero.
ma infatti...l integrazione vera e tra pari autosostenibili altrimenti e colonialismo
va be' qualche anno al freddo dieta e risparmi bruciati, prima o poi gliela faremo pagare🤡🤡🤡🤡
Quindi si prevedono rivolte popolari e emigrazioni di massa; la responsabilita' e' totalmente della Russia.!!
E quindi? Gli facciamo tottó sul sederino?
La Russia avrà anche sbagliato, ma anche noi siamo dei cogl*oni ad intrometterci in questioni altrui. Non lo facciamo mai, ma adesso che si tratta di un paese vicino all'Europa allora ci brucia un po' il sederino.
lo dice L America, l europa non conta un ca××o
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