Investing.com - I futures dell’oro oscillano vicino ai 1.300 dollari negli scambi statunitensi di questo martedì, mentre gli investitori tengono d’occhio l’andamento sul mercato monetario in attesa dei commenti di alcuni funzionari della Federal Reserve.
L’oro con consegna a giugno sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange sale al massimo intraday di 1.303,85 dollari l’oncia troy prima di attestarsi a 1.299,70 dollari alle 12:45 GMT, o alle 8:45 ET, su di 3,90 dollari, o dello 0,3%.
Ieri, l’oro è schizzato a 1.306,00 dollari, il massimo dal gennaio del 2015 dal momento che il dollaro è sceso al minimo di 15 mesi contro il paniere delle altre principali valute.
Un dollaro debole di solito favorisce l’oro, dal momento che aumenta l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime valutate in dollari più economiche per i titolari di altre valute.
Il dollaro continua a scendere contro un paniere di altre sei principali valute, segnando il minimo di 91,98 quest’oggi, il minimo dal gennaio del 2015. Il dollaro si è poi attestato a 92,42, in calo dello 0,12% sulla giornata.
Nei primi scambi di questo martedì, lo yen ha segnato un nuovo massimo di 18 mesi di 105,55 contro il dollaro, mentre l’euro ha toccato il massimo dallo scorso agosto, attestandosi a 1,1615 dollari.
L’indice del dollaro è crollato di oltre il 6% finora quest’anno, poiché si sono ridotte le aspettative che la Fed possa normalizzare i tassi di interesse per via dei timori per un rallentamento economico globale.
Gli investitori seguiranno con particolare attenzione i discorsi dei funzionari della Federal Reserve previsti nel corso della giornata per capire quali sono le opinioni dei policy maker in merito ai prossimi aumenti dei tassi.
La Presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester, membro votante del FOMC, interverrà ad una conferenza della Fed di Atlanta alle 10:30 ET, mentre il Presidente della Fed di Atlanta Dennis Lockhart, che non ha diritto di voto, parlerà delle prospettive economiche e della politica monetaria alle 19:00 ET.
Il prezzo del metallo giallo ha segnato un’impennata di circa il 22% finora quest’anno, tra i segnali che la banca centrale USA non ha alcuna fretta di alzare i tassi. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti in un breve lasso di tempo.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a maggio scendono di 6,6 centesimi, o dello 0,37%, a 17,59 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata newyorkese.
Intanto, i futures del rame crollano di 2,6 centesimi, o dell’1,17% a 2,240 dollari la libbra poiché i timori per lo stato di salute dell’economia cinese si sono intensificati dopo i dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera ha visto una contrazione per il quattordicesimo mese consecutivo ad aprile.
L’indice di Caixin dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese (PMI) per il mese di aprile è sceso a 49,4 da 49,7 di marzo, deludendo le aspettative di un aumento a 49,9.