Di Gina Lee
Investing.com - Il prezzo del greggio sale negli scambi di questo martedì mattina, con gli investitori che si allontanano da un dollaro debole preferendo gli asset legati al rischio.
Il dollaro segna un minimo di oltre due anni questa mattina, mentre gli investitori continuano ad assimilare il cambiamento di politica sull’inflazione annunciato dalla Federal Reserve la settimana scorsa.
“Il cambiamento della politica non fa che rafforzare l’idea che si punta a tassi reali negativi per gli USA, il che non sarà un bene per il dollaro statunitense. Sarà un bene per le materie prime”, ha spiegato a Reuters Louis Crous, a capo degli investimenti di BetaShares.
I future del Brent rimbalzano dell’1,06% a 45,76 dollari a mezzanotte ET (5 GMT) mentre i future del WTI vanno su dello 0,92% a 43 dollari. Sia il Brent che il WTI hanno recuperato le perdite di ieri, attribuibili ai timori per la lenta ripresa della domanda di carburante dal COVID-19 ed alla paura di un eccesso di scorte.
I produttori stanno prestando attenzione al ritmo della ripresa, con i paesi che continuano a combattere contro nuovi focolai di COVID-19 e ad imporre misure di confinamento.
“Tutto questo ha generato parecchia incertezza circa l’eventualità che la domanda di carburante per i trasporti possa riuscire a tornare alla normalità”, scrive in una nota ANZ Research.
Gli investitori attendono i dati sulle scorte di greggio dell’American Petroleum Institute (API) nel corso della giornata.