Investing.com - Il prezzo dell’oro è in ripresa dal minimo di circa tre settimane questo martedì, i timori per il rallentamento economico globale spingono la propensione verso gli asset rifugio.
Sul Comex, i future dell’oro scendono al minimo intraday di 1.276,00 dollari l’oncia troy, il minimo dal 28 dicembre, prima di segnare una ripresa a 1.282,55 dollari alle 8:10 ET (13:10 GMT).
Intanto, l’oro spot si attesta a 1.283,07 dollari l’oncia, in salita di 2,70 dollari, o dello 0,2%.
Ieri, il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le previsioni sulla crescita globale del 2019 e del 2020 ieri, per via del rallentamento maggiore del previsto in Cina e nella zona euro, ed ha avvertito che la mancata risoluzione delle tensioni commerciali potrebbe destabilizzare ulteriormente un’economia globale che si sta già indebolendo.
Il ribasso è giunto poche ore dopo la pubblicazione dei dati cinesi da cui è emerso che la crescita economica trimestrale del paese è stata la più lenta dalla crisi finanziaria e l’espansione annua più debole dal 1990.
La notizia ha spinto gli investitori ad evitare gli asset più rischiosi, come i titoli azionari, e a preferire i tradizionali asset rifugio come i lingotti.
I guadagni sono però rimasti limitati dalla salita del dollaro, che resta vicino al massimo di tre settimane contro il paniere delle altre principali valute.
Un biglietto verde più forte può essere negativo per le materie prime valutate in dollari, in quanto le rende più costose per i titolari di altre valute.
Sempre sul Comex, i future dell’argento scendono di 11,6 centesimi, o dello 0,75%, a 15,28 dollari l’oncia troy.
I future del palladio, che hanno toccato il massimo storico di 1.434,50 dollari la scorsa settimana, crollano del 2,4% a 1.302,30 dollari.
Il platino scende dello 0,7% a 796,80 dollari.
Il rame con consegna a marzo crolla dell’1,6% a 2,676 dollari la libbra.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters