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Oro sotto i 1.300 dollari, si riducono le tensioni a Gaza e in Ucraina

Pubblicato 24.07.2014, 10:10
L’oro scende sotto i 1.300 dollari
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Investing.com - I futures dell’oro scendono al di sotto del livello chiave di 1.300 dollari questo giovedì, mentre gli investitori mettono temporaneamente da parte i timori per le tensioni geopolitiche in Ucraina e nella striscia di Gaza.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna ad agosto è sceso al minimo della seduta di 1.295,30 dollari, il minimo dal 16 luglio, prima di ridurre le perdite e attestarsi a 1.298,60 dollari negli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,47%, o di 6,10 dollari.

L’oro ha chiuso la seduta di ieri in calo dello 0,12%, o di 1,60 dollari, a 1.304,70 dollari l’oncia. Supporto a 1.293,50, il minimo dal 16 luglio e resistenza a 1.311,80, il massimo dal 23 luglio.

Sempre sul Comex, l’argento con consegna a settembre scende dello 0,56%, o di 11,8 centesimi, a 20,87 dollari l’oncia troy.

Ieri il Segretario di Stato USA John Kerry ha dichiarato che ci sono dei progressi nelle trattative per garantire una tregua tra Israele ed Hamas.

Intanto, si sono ridimensionate le tensioni in Ucraina dopo che ieri i ribelli filorussi hanno consegnato alle autorità internazionali le scatole nere e i resti delle vittime dell’aereo malese abbattuto.

Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, l’attività manifatturiera e la vendita di nuove case, tra le speculazioni sulla tempistica di un aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Intanto, il rame con consegna a settembre ha subito un’impennata dell’1,05%, o di 3,4 centesimi, a 3,241 dollari la libbra, mentre gli investitori assimilano i dati migliori del previsto sul settore manifatturiero in Cina, il principale consumatore mondiale del metallo rosso.

I dati rilasciati oggi hanno mostrato che l’indice HSBC Flash dei direttori acquisti, il principale indicatore dell’attività industriale del paese, è salito al massimo di 18 mesi di 52,0 a luglio da una lettura finale di 50,7 a giugno. Gli analisti avevano previsto un aumento a 51,0 per questo mese.

I traders del rame considerano l’andamento del PMI HSBC un indicatore della richiesta cinese di rame, dal momento che il metallo industriale è ampiamente utilizzato nel settore.

La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta mondiale lo scorso anno.

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