Investing.com - Il prezzo dell’oro sale per il quinto giorno consecutivo, il calo dei titoli azionari e le preoccupazioni per il rallentamento della crescita economica e per le tensioni politiche USA incoraggiano la propensione degli investiori per gli asset meno rischiosi.
Sul Comex, i future dell’oro con consegna a febbraio salgono dello 0,4% a 1.286,60 dollari l’oncia troy alle 8:52 ET (13:52 GMT).
Il metallo prezioso è stato spinto dai dati sull’attività industriale cinese, che si è contratta per la prima volta in 19 mesi, tra lo scontro commerciale USA-Cina e il rallentamento della crescita economica che pesano sui manifatturieri. I future dei titoli azionari indicano un calo delle borse USA, con Wall Street che ha registrato uno degli anni peggiori in un decennio nel 2018.
Intanto, pesano anche le tensioni politiche negli Stati Uniti: il blocco delle attività amministrative prosegue da 12 giorni. Il Congresso si riunirà nel corso della giornata ma non ci sono segnali che indichino che il blocco terminerà presto.
Il prezzo dei lingotti sale malgrado anche il biglietto verde sia al rialzo. L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,5% a 96,22.
L’oro di solito scende quando il dollaro si rafforza, dal momento che il metallo prezioso è valutato in dollari e risente dell’andamento della valuta. I lingotti diventano più costosi per i titolari di altre valute quando il dollaro sale e più economici quando invece si indebolisce.
Sul Comex gli altri metalli sono in discesa: i future dell’argento segnano -0,5% a 15,463 dollari l’oncia troy. Intanto, i future del platino registrano -1% a 792,60 dollari, mentre i future del palladio vanno giù dello 0,2% a 1.194,70 dollari l’oncia.
Il rame scende dello 0,9% a 2,606 dollari la libbra.