MOSCA (Reuters) - Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che la Russia considera il sequestro dei proventi dei suoi beni congelati nell'Unione europea come una violazione di tutte le norme del sistema economico globale.
Gli Stati membri dell'Unione europea hanno formalmente approvato ieri la proposta di utilizzare gli utili generati dagli asset della banca centrale russa congelati nella Ue per finanziare la difesa dell'Ucraina.
Il G7 ha congelato circa 300 miliardi di dollari di attività finanziarie russe subito dopo che Mosca ha inviato decine di migliaia di truppe in Ucraina nel 2022. La Ue si aspetta che gli asset fruttino circa 15-20 miliardi di euro entro il 2027.
"...Possiamo vedere che si stanno muovendo con cautela, capiscono il potenziale pericolo di tali decisioni e le potenziali conseguenze per loro stessi che sono inevitabili. Ecco perché hanno scelto l'opzione minore (rispetto alla confisca di tutti i beni)", ha detto Peskov durante una conferenza stampa.
"Ma anche l'opzione più piccola per noi non è altro che un esproprio".
Peskov ha detto che Mosca sta ancora lavorando a una risposta a questa mossa e che monitorerà attentamente l'attuazione del piano dell'Unione europea.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Francesca Piscioneri)