Investing.com - Il prezzo dell’oro rimane invariato negli scambi asiatici di questo giovedì, mentre il dollaro rimane stabile.
I future dell’oro con consegna a febbraio si attestano a 1.250,4 dollari alle 1:15 ET (06:15 GMT) sul Comex, in calo dello 0,02%.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,1% a 97,078.
“Il sentimento dei mercati è neutrale quest’oggi … Abbiamo un sentimento un po’ più positivo del previsto dalle tensioni commerciali USA-Cina, che lo sta trascinando verso l’alto”, afferma Stephen Innes, a capo del trading per l’Asia Pacifica di OANDA a Singapore.
“Il dollaro non si è mosso molto e questo fa da indicatore all’oro, in quanto sono ancora strettamente correlati”.
Le aspettative che la Federal Reserve sia cauta durante il vertice della prossima settimana supportano il metallo giallo.
I commenti del presidente della Fed Jerome Powell della scorsa settimana, secondo cui i tassi di interesse USA si stanno avvicinando al livello “neutrale”, sono stati considerati un segnale del fatto che il policymaker potrebbero mettere in pausa il programma degli aumenti dei tassi nel 2019.
Nel frattempo, i mercati stanno seguendo da vicino le tensioni commerciali fra Cina e Stati Uniti: le notizie di ieri rivelano che la Cina starebbe adottando delle misure per ridimensionare la sua spinta di sviluppo del settore high-tech.
Citando due fonti informate dei fatti, Bloomberg ha riportato che Pechino potrebbe rinviare il piano “Made in China 2025” di un decennio, al 2035. La Cina cercherà inoltre di essere più aperta alla partecipazione delle compagnie estere, si legge nella notizia.
Il “Made in China 2025” è un piano strategico annunciato nel maggio 2015. Il piano è finalizzato a diminuire la dipendenza della Cina dalla tecnologia importata ed è stato uno dei principali bersagli della guerra commerciale di Trump.