ROMA (Reuters) - Il giudice per l'udienza preliminare di Taranto ha stabilito oggi che Ilva, l'azienda siderurgica in amministrazione straordinaria da meno di un mese, e due società che fanno riferimento alla famiglia Riva, non dovranno versare eventuali risarcimenti nell'ambito del processo "Ambiente Svenduto".
Le richieste di risarcimento presentate dalle numerose parti civili - cittadini, enti locali, associazioni - nel processo contro Ilva per le conseguenze dell'inquinamento a Taranto ammontano a diverse decine di miliardi di euro.
Il gup Wilma Gigli, ha riferito a Reuters una fonte giudiziaria tarantina, ha escluso dall'eventuale risarcimento le società Riva Fire e Riva Forni Elettrici - che fanno riferimento ai Riva, la famiglia titolare del 90% dell'Ilva spa - perché esse non hanno potuto partecipare all'incidente probatorio.
Nel caso di Ilva, che dal 21 gennaio è in amministrazione straordinaria, la ragione dell'esclusione dagli eventuali risarcimenti sta - secondo la fonte - nel decreto del governo che prima di Natale ha esteso all'azienda siderurgica la possibilità di ammissione al cosiddetto decreto Marzano, e che stabilisce che la nuova amministrazione non risponde delle responsabilità di chi in precedenza ha gestito Ilva.
Secondo la fonte, nel caso di risarcimenti le parti dovranno rivalersi sulle precedenti amministrazioni della società.
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