Investing.com - I prezzi di rame e oro scendono ai minimi di un anno questo giovedì, nell’ambito del selloff dei metalli alimentato dal dollaro forte e dall’aumento delle tensioni commerciali.
I future del rame con consegna a settembre crollano del 2,93% a 2,679 dollari la libbra alle 05:20 ET (09:20 GMT), il minimo dal 14 luglio 2017.
Il prezzo del metallo industriale è crollato dell’11% finora questo mese, portando le perdite sull’anno in corso a circa il 18%, nei timori che l’inasprimento dello scontro commerciale tra Washington e Pechino possa pesare sulla domanda dei metalli, in particolare se dovesse essere colpita la crescita cinese.
La Cina è il principale consumatore mondiale della materia prima, responsabile di circa la metà della domanda di molti metalli tra cui il rame.
Sui prezzi dei metalli pesa anche il dollaro forte, che rende le materie prime valutate in dollari più costose per i compratori esteri.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,32% a 95,14, non lontano dal massimo di 11 mesi di fine giugno.
La domanda del dollaro continua ad essere incoraggiata dalle parole del Presidente della Fed Jerome Powell che ha fornito una valutazione positiva delle previsioni sull’economia statunitense in occasione delle testimonianze congressuali di ieri e di martedì ed ha minimizzato l’impatto dell’incertezza per la politica commerciale USA sulle prospettive di ulteriori aumenti dei tassi.
I commenti hanno alimentato le aspettative di altri due aumenti dei tassi da parte della banca centrale quest’anno.
Il prezzo dell’oro scende al minimo di un anno, con i future dell’oro in calo dello 0,91% a 1.216,80 dollari.
Le aspettative di un aumento dei tassi tendono a pesare sul metallo prezioso, che fatica a competere con gli asset ad alto rendimento quando i tassi di interesse salgono.
Il prezzo dell’oro non è inoltre riuscito a trovare supporto malgrado la crescente minaccia commerciale, segnale che il metallo giallo sta perdendo il suo status di asset rifugio.
I future dell’argento si attestano al minimo di un anno, con un crollo dell’1,79% a 15,295 dollari, mentre i future del platino segnano un tonfo dell’1,55% a 804,60 dollari.
Intanto, i future dello zinco crollano del 4,15% a 2.512,50 dollari, i future del nichel registrano un crollo del 2,36% a 13.305,00 dollari e i future dell’alluminio scendono dello 0,98% a 2.016,25 dollari.