Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

Bitcoin al minimo da novembre, peggiora il selloff

Pubblicato 05.02.2018, 10:02
Aggiornato 05.02.2018, 10:02
© Reuters.  Bitcoin al minimo da novembre, peggiora il selloff

Investing.com - Il prezzo del Bitcoin, la valuta digitale, crolla al minimo da novembre questo lunedì, mentre continua a pesare il selloff scatenato dai timori per un inasprimento dei controlli sulle criptovalute.

Sul Bitfinex, il Bitcoin si attesta a 7.800 dollari alle 03:46 ET (08:46 GMT), il minimo dal 19 novembre.

Le criptovalute sono crollate venerdì nell’ambito di un selloff che ha cancellato più di 100 miliardi di dollari del loro valore di mercato ed ha trascinato il Bitcoin sotto gli 8.000 dollari per la prima volta da novembre.

Sul Bitcoin e sulle criptovalute rivali pesano una serie di fattori, tra cui la preoccupazione per un inasprimento delle norme ed i timori per il Tether, una valuta digitale, e la sua capacità di far crollare il mercato del Bitcoin.

I regolatori statunitensi stanno svolgendo delle indagini per capire se l’impennata del prezzo del Bitcoin nel 2017 sia stata il risultato di una manipolazione del mercato.

La U.S. Commodity Futures Trading Commission avrebbe avviato delle indagini sui legami tra la piazza di criptovalute Bitfinex e l’asset digitale Tether, nei timori che quest’ultimo possa essere stato usato per gonfiare artificialmente il prezzo del Bitcoin.

Tether è una compagnia che emette una valuta molto scambiata ed ha dichiarato di possedere l’ammontare corrispondente alla moneta scambiata in dollari; tuttavia questo non è stato mai provato.

Intanto, Lloyds Banking Group (LON:LLOY) stamane ha annunciato di aver vietato ai propri clienti di acquistare Bitcoin ed altre criptovalute tramite carte di credito.

L’annuncio segue la notizia di venerdì secondo cui le banche statunitensi J.P. Morgan Chase, Bank of America (NYSE:BAC) e Citigroup (NYSE:C) avrebbero deciso di non consentire più ai clienti di comprare criptovalute utilizzando le carte di credito.

La decisione è stata presa nei timori che le banche possano finire per dover pagare il conto per gli insolventi nel caso il prezzo delle criptovalute dovesse continuare a crollare.

Venerdì, Nouriel Roubini, l’economista che ha predetto la crisi finanziaria globale del 2008, ha definito il Bitcoin “la madre di tutte le bolle”.

Il recente crollo del Bitcoin non è che l’inizio di un crash che trascinerà il valore della valuta digitale “fino a zero”, aggiunge.

L’Ethereum, la seconda principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato, crolla del 15% a 796 dollari sul Bitfinex.

La terza principale criptovaluta, il Ripple, cola a picco del 18% a 0,76 dollari.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.