(ANSA) - BERLINO, 05 APR - "Io ricordo ancora molto bene che molti mettevano in discussione l'ingresso di stati altamente indebitati come Italia e più tardi Grecia" nell'euro. Si diceva: per questi Paesi è ancora troppo presto". Lo afferma il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, in un'anticipazione di una intervista a Die Zeit. "Alcuni dei timori dell'epoca si sono rivelati non infondati", aggiunge. Weidmann sottolinea che parte degli sforzi fatti prima dell'introduzione della moneta unica su consolidamento di bilancio e competitività non sono stati "duraturi".
Il presidente della Bundesbank ricorda a proposito dell'Italia: "Ci furono dei progressi subito prima dell'introduzione dell'euro, l'Italia ha consolidato il bilancio statale e migliorato la competitività. Il fatto di voler essere dentro fin dall'inizio fornì degli stimoli ad impegnarsi in una politica economica solida, alcune cose però non sono durate nel tempo". Parlando poi del Qe, Weidmann ha detto che si avvicina il momento di uscire dal programma.