Investing.com - Il prezzo delle principali criptovalute, compresi Bitcoin, Ethereum e Ripple, cola a picco questo martedì, registrando crolli percentuali a due cifre nell’ambito di un forte selloff.
Sul Bitfinex, il Bitcoin si attesta a 12.106 dollari alle 03:49 ET (08:49 GMT), con un crollo del 10,96% rispetto alla chiusura precedente.
L’Ethereum, la seconda principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato, è scambiata a 1.124,7 dollari sul Bitfinex dopo aver segnato il massimo di 1.423,20 dollari sabato.
Intanto, il token XRP del Ripple si attesta a 1,41 dollari sul Poloniex, con un crollo del 23% sulla giornata.
Ciò fa scendere la capitalizzazione di mercato dell’Ethereum a 108 miliardi di dollari e il valore del Ripple a 53 miliardi di dollari. Il Bitcoin si conferma la principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato con un valore pari a 208 miliardi di dollari.
Le criptovalute hanno vissuto un inizio anno piuttosto volatile dopo la forte impennata del 2017.
L’aumento del controllo normativo da parte della Corea del Sud ha pesato sul sentimento degli investitori.
I prezzi delle criptovalute sono crollati la settimana scorsa sulla scia della notizia che la Corea del Sud potrebbe prepararsi a vietare tutti gli scambi di valute virtuali nel paese.
Il Ministro per la Giustizia sudcoreano ha affermato che il governo sta preparando una legge per vietare gli scambi di valute virtuali sulle piazze della nazione. Il paese è uno dei principali mercati per le criptovalute più famose come il Bitcoin e l’Ethereum.
Gli scambi di criptovalute in Corea del Sud sono altamente speculativi e le valute digitali sono molto richieste ed hanno un prezzo molto più alto sulle piazze del paese rispetto alle altre piazze del mondo.
Ieri, il governo sudcoreano ha dichiarato che i piani per il divieto degli scambi di valute virtuali non sono ancora stati finalizzati, dal momento che le agenzie stanno ancora decidendo come regolamentare il mercato.
La Corea del Sud segue l’esempio della Cina, che lo scorso anno ha bloccato gli scambi di criptovalute e sta ora cercando di bloccare le operazioni finalizzate alla produzione di Bitcoin, un processo noto come mining.