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BREAKINGVIEWS - Coronavirus, aiuti Ue non sono panacea per debito italiano

Pubblicato 17.04.2020, 18:34
© Reuters.
CRDI
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di Lisa Jucca

MILANO (Reuters Breakingviews) - La risposta fiscale dell'Europa alla devastante crisi sanitaria dovuta al Covid-19 offre una soluzione imperfetta ai timori relativi al debito italiano. I benefici delle tanto discusse linee di credito dell'Unione Europea contro la pandemia sembrano limitati, a meno che non intervenga anche la Banca centrale europea. La sfiducia da parte della politica italiana complica il quadro.

I leader Ue si incontreranno il 23 aprile per cercare di concordare un pacchetto di misure economiche per alleviare le ricadute dell'epidemia di coronavirus. Un punto fondamentale della strategia prevede l'uso di linee di credito a basso costo per un valore di 240 miliardi di euro messe a disposizione dal Meccanismo europeo di stabilità (Mes), il fondo di salvataggio della zona euro istituito nel 2012. L'Italia potrebbe aver bisogno di aiuto. Il Fondo monetario internazionale prevede una contrazione del Pil del 9% quest'anno per il Paese. Il debito italiano potrebbe così avvicinarsi al 170% del Pil, secondo UniCredit (MI:CRDI).

Il sostegno del Mes rischia tuttavia di essere un'arma poco efficace. Secondo il piano della Ue, ancora da finalizzare, gli Stati della zona euro potrebbero prendere in prestito dal Mes il 2% del Pil. Questa percentuale corrisponde a circa a 36 miliardi di euro per l'Italia, una somma insignificante se confrontata a un debito pubblico da 2.400 miliardi di euro. Con i Btp decennali ora all'1,8%, Roma potrebbe risparmiare circa 550 milioni di euro all'anno se sfruttasse l'intero importo dei prestiti del Mes della stessa durata, ipotizzando un costo annuale dello 0,3%, secondo i calcoli di Breakingviews. Questa è solo una frazione dei 59 miliardi di euro che l'Italia doveva già pagare quest'anno per i costi d'interesse ancor prima di conteggiare l'impatto dell'epidemia di Covid-19, secondo Mazziero Research.

Il Mes potrebbe avere un altro vantaggio significativo. Attingere al meccanismo di stabilità potrebbe consentire all'Italia di qualificarsi per le Outright Monetary Transactions della Bce, un programma di acquisti illimitati di bond governativi. La Bce acquista già titoli di Stato nell'ambito del Qe, ma solo in importi fissi. Il problema è che l'Omt non è mai stato usato e non è ancora chiaro se l'Italia si qualificherebbe o meno, nel caso in cui la Bce acquistasse bond, né a quale prezzo.

Senza maggiore chiarezza, è improbabile che l'attuale piano possa vincere l'opposizione politica italiana al Mes. Secondo i critici del programma, come il Movimento 5 stelle e la Lega, gli aiuti porteranno inevitabilmente all'austerità di bilancio più in là nel tempo o a pressioni per una ristrutturazione del debito. I rendimenti dei bond decennali in Italia sono aumentati di circa 20 punti base da quando i ministri della zona euro hanno concordato il pacchetto. Il rischio è che questo da solo non sia sufficiente per salvare l'Italia e la moneta unica da una nuova crisi del mercato obbligazionario.

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