Recenti scoperte suggeriscono che F2Pool, uno dei principali pool di mining di Bitcoin, potrebbe censurare selettivamente le transazioni sanzionate dall'Office of Foreign Assets Control (OFAC), nonostante queste transazioni offrano commissioni di rete competitive. Questo comportamento potrebbe segnalare una preoccupante tendenza alla centralizzazione della rete Bitcoin.
Le indagini sulle attività di F2Pool rivelano che domenica i blocchi numerati 810727, 811791, 811920 e 813357 non contenevano transazioni sanzionate dall'OFAC. Lo sviluppatore 0xB10C ha riportato questi risultati dopo aver monitorato le selezioni delle transazioni tramite miningpool. observer. Le prove indicano una scelta deliberata da parte di F2Pool di escludere queste transazioni, in contrasto con altri mining pool in cui sono stati identificati schemi simili ma successivamente attribuiti a falsi positivi.
Le preoccupazioni relative alle pratiche di F2Pool derivano dalle crescenti pressioni normative sulle entità che si occupano di criptovalute affinché rispettino le linee guida per la conoscenza dei clienti (KYC) e l'antiriciclaggio (AML). Con l'intensificarsi del controllo normativo, alcuni operatori del settore temono che l'etica decentralizzata delle criptovalute sia minacciata se i principali operatori, come i mining pool, iniziano ad agire come gatekeeper, decidendo quali transazioni sono incluse nella blockchain.
Le classifiche dello spazio Mempool. hanno confermato un modello di centralizzazione, sollevando dubbi sulle implicazioni per il più ampio ecosistema Bitcoin. Se queste tendenze dovessero continuare, potrebbero potenzialmente minare i principi di assenza di fiducia e di censura che sono alla base di Bitcoin e di altre criptovalute. La situazione di F2Pool sarà probabilmente monitorata da vicino sia dagli addetti ai lavori che dalle autorità di regolamentazione, in quanto potrebbe costituire un precedente per il modo in cui i mining pool si impegneranno in futuro con le transazioni sanzionate.
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