In qualsiasi mercato, che si tratti di frutta e verdura o di attività finanziarie, i prezzi sono determinati dall'incrocio tra domanda e offerta.Se i pomodori scarseggiano a causa di un'alluvione, a parità di domanda il prezzo al supermercato sarà inevitabilmente più alto, così come sarà più alto se, a parità di offerta, il numero di persone che vogliono comprare pomodori raddoppia.Nei mercati finanziari, se l'offerta è illimitata, il prezzo non viene modificato dalla domanda, come nel caso, ad esempio, di un fondo comune di investimento.Se un maggior numero di sottoscrittori desidera acquistare tale fondo, vengono semplicemente emesse più azioni ad un prezzo chiamato valore patrimoniale netto (NAV), ovvero il valore corretto degli asset del fondo.Ad esempio, supponiamo che un fondo abbia una capitalizzazione di 100 milioni di dollari, composta da 10 milioni di quote del valore di 10$. Se un investitore intende investire 10 milioni di dollari, verranno emesse 1 milione di quote al valore di 10$ e la capitalizzazione del fondo risulterà di 110 milioni di dollari.Diverso sarebbe il caso in cui le azioni disponibili fossero limitate a 10 milioni, per cui chi volesse acquistare le azioni dovrebbe individuare qualcuno disposto a cederle. In tal caso, il prezzo non sarebbe più di 10$, ma dipenderebbe da quanto l'acquirente è disposto a pagare e da quanto il venditore desidera guadagnare. Si creerebbe una situazione in cui il prezzo fluttuerebbe in base a domanda e offerta non uniformi. Se un asset è molto richiesto, ovviamente, il prezzo potrebbe essere molto più alto del prezzo corretto.Ma come si può stimare il prezzo corretto?Nel 2021 ho pubblicato dei dati che tentavano di stimare il prezzo corretto di Bitcoin, illustrati nel grafico sottostante. Il grafico indicava che a giugno di quell'anno avevamo raggiunto un massimo relativo per Bitcoin (BTC) (all'epoca speravo che non si dimostrasse vero, ma così fu). Come avevo stimato questo valore?
L'esempio del fondo precedente ci aiuta a capire la logica di questa stima.Se la capitalizzazione di un fondo è data dal numero di quote in circolazione moltiplicato per il NAV, ovvero il prezzo, è anche corretto dire che potrebbe essere stimata come il numero di investitori nel fondo per l'importo medio detenuto da ciascun investitore.
Pertanto, nel caso di Bitcoin, se fossimo in grado di stimare l'importo medio detenuto in ogni wallet in base al numero di wallet in circolazione, potrei anche stimare la capitalizzazione di Bitcoin e, di conseguenza, dividendo per il numero di Bitcoin in circolazione, ricavarne il prezzo.Per nostra fortuna, la trasparenza offerta dalla blockchain ci permette di raccogliere molte di queste informazioni con un alto grado di affidabilità. Ad esempio, il numero di indirizzi Bitcoin con un saldo diverso da zero può essere facilmente rintracciato semplicemente gestendo un nodo della rete.Come si evince dal grafico, l'importo medio (espresso in dollari statunitensi) nei wallet fluttua a causa della domanda e dell'offerta (molti wallet detengono Bitcoin senza mai muoverli), perciò se prendiamo il 90° percentile e il 10° percentile, otteniamo un intervallo che ci può portare a stimare di conseguenza il prezzo di Bitcoin.