Secondo una relazione riportata in un post dell'Università di Legge di Oxford, gli smart contract basati su tecnologia blockchain sarebbero senza dubbio soggetti al diritto internazionale privato.
Giesela Rühl, professoressa di diritto internazionale privato e codirettrice del Centro di Studi Europei della Friedrich Schiller University di Jena, in Germania, ha intitolato la sua analisi “The Law Applicable to Smart Contracts, or Much Ado About Nothing?” (La legge applicabile agli smart contract, o molto rumore per nulla?). Come suggerisce il titolo, la relazione sostiene che il presunto attrito tra i contratti intelligenti e le leggi già esistenti non sia poi così enorme come si potrebbe pensare.