NEW YORK, 16 gennaio (Reuters) - L'industria della bellezza
serve forse a reggere i colpi dell'età ma non ce la fa contro la
crisi: dopo un warning quasi contemporaneo sugli utili oggi
crollano infatti a Wall Street due big quotate dei cosmetici,
Estee Lauder Cos Inc
Estee Lauder - tra i suoi marchi anche Clinique, Origins e M.A.C - ha cambiato in un calo possibile del 6% la precedente attesa di rialzo al 2-3% per il fatturato del secondo trimestre fiscale, abbassando a 75-82 cent per azione da 97 cent-1,05 dollari la stima precedente di utile.
Il taglio è arrivato anche per l'anno, con un eps ridotto a 1,30-1,60 dollari da 2,20-2,50. Motivo della più forte prudenza, spiegano dalla casa newyorkese, la debolezza dei consumi vista nel periodo festivo.
Più o meno analogo il peggioramento delle attese espresso dalla Elizabeth Arden, che escluse gli effetti valutari e altre poste - sposta a una forchetta 72-76 cent attese di utile per azione trimestrali che prima erano tra 1 e 1,10 dollari.
Per l'intero anno fiscale Arden riduce a 94 cent-1,07 dollari l'eps atteso ex effetti valutari, prima visto tra 1,50 e 1,75 dollari.
Con il calo di oggi Arden ha brevemente forato al ribasso quota 8 dollari, segnando un nuovi minimo annuo dal 21 novembre 2008, mentre Lauder si è portata vicinissima ai 24,24 dollari di minimo annuo, segato sempre il 21 novembre scorso.
L'indice benchmark Usa S&P500 <.SPX> sta al contrario
salendo di oltre un punto, sostenuto tra gli altri dell'exploit
degli energetici mentre si fiacca lo spunto rialzista delle
banche nonostante l'ottima tenuta di Citigroup