Investing.com – Il dollaro è sceso oggi contro le principali controparti, nell’ottimismo per un imminente salvataggio greco che ha spinto la domanda di beni più rischiosi.
Durante gli scambi della tarda mattinata europea il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,63%, a 1,3222.
I ministri delle finanze della zona euro, si incontreranno oggi a Bruxelles per discutere il salvataggio di 130 miliardi di euro, di vitale importanza per la Grecia.
La Grecia ha in scadenza 14,5 miliardi di euro di bond il 20 marzo, e necessita del salvataggio per il pagamento dei bond ed evitare un problematico default.
La moneta unica è stata spinta inoltre dalla decisione della Banca Popolare Cinese, di tagliare il limite di riserve delle banche, incrementando la capacità di prestito, nel tentativo di spingere la seconda economia globale.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,21%, a 1,5863.
Nel Regno Unito il sito Rightmove ha mostrato che i prezzi delle case sono aumentati del 4,1% a febbraio, il maggiore incremento da aprile 2002, indicando una maggiore fiducia nel mercato immobiliare.
Il biglietto verde è stabile contro lo yen ed è in calo contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,03% a 79,54 e con USD/CHF in calo dello 0,65% a 0,9140.
I dati del governo hanno mostrato stamane che il deficit del Giappone si è allargato di 0,61 mila miliardi, a 1,48 mila miliardi di yen a gennaio, contro 0,87 mila miliardi di yen del mese precedente.
Gli analisti si attendevano una lettura del dato a 0,83 mila miliardi di yen a gennaio.
Il dollaro è sceso anche nei confronti delle controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,44% a 0,9929, AUD/USD in salita dello 0,54% a 1,0762 e NZD/USD in salita dello 0,96% a 0,8401.
In Nuova Zelanda i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPP è salito più del previsto nel quarto trimestre, in salita dello 0,5%, dopo un calo dello 0,6%.
Gli analisti si attendevano un aumento dell’IPP dello 0,4% nel quarto trimestre.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,44% a 79,17.
Si prevede che gli scambi oggi saranno ridotti, in quanto i mercati USA resteranno chiusi in occasione del President Day.
Durante gli scambi della tarda mattinata europea il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,63%, a 1,3222.
I ministri delle finanze della zona euro, si incontreranno oggi a Bruxelles per discutere il salvataggio di 130 miliardi di euro, di vitale importanza per la Grecia.
La Grecia ha in scadenza 14,5 miliardi di euro di bond il 20 marzo, e necessita del salvataggio per il pagamento dei bond ed evitare un problematico default.
La moneta unica è stata spinta inoltre dalla decisione della Banca Popolare Cinese, di tagliare il limite di riserve delle banche, incrementando la capacità di prestito, nel tentativo di spingere la seconda economia globale.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,21%, a 1,5863.
Nel Regno Unito il sito Rightmove ha mostrato che i prezzi delle case sono aumentati del 4,1% a febbraio, il maggiore incremento da aprile 2002, indicando una maggiore fiducia nel mercato immobiliare.
Il biglietto verde è stabile contro lo yen ed è in calo contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,03% a 79,54 e con USD/CHF in calo dello 0,65% a 0,9140.
I dati del governo hanno mostrato stamane che il deficit del Giappone si è allargato di 0,61 mila miliardi, a 1,48 mila miliardi di yen a gennaio, contro 0,87 mila miliardi di yen del mese precedente.
Gli analisti si attendevano una lettura del dato a 0,83 mila miliardi di yen a gennaio.
Il dollaro è sceso anche nei confronti delle controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,44% a 0,9929, AUD/USD in salita dello 0,54% a 1,0762 e NZD/USD in salita dello 0,96% a 0,8401.
In Nuova Zelanda i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPP è salito più del previsto nel quarto trimestre, in salita dello 0,5%, dopo un calo dello 0,6%.
Gli analisti si attendevano un aumento dell’IPP dello 0,4% nel quarto trimestre.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,44% a 79,17.
Si prevede che gli scambi oggi saranno ridotti, in quanto i mercati USA resteranno chiusi in occasione del President Day.