Investing.com – Il dollaro continua a salire contro le principali controparti, dopo i dati sulle vendite al dettaglio USA che hanno allentato le aspettative per un allentamento quantitativo come esito del vertice di politica monetaria della Federal Reserve che si terrà nel corso della giornata.
Nel pomeriggio europeo, il dollaro salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,79% a 1,3052.
I dati ufficiali hanno mostrato un aumento delle vendite al dettaglio al massimo di 5 mesi a febbraio, salendo di un destagionalizzato 1,1%, in linea con le le aspettative.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, sono aumentate dello 0,9%, battendo le attese per un aumento dello 0,8%.
I dati si aggiungono a quelli sull’occupazione di venerdì e fanno ulteriormente scendere le aspettative verso un terzo allentamento quantitativo da parte della Federal Reserve.
Ma il sentimento sull’euro resta fragile, per via della situazioni fiscale in Spagna, che necessita di tagli più aspri, dopo il rialzo del target del deficit da parte del primo ministro.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,11% a 1,5622.
La sterlina è stata supportata dai dati che mostrano che le esportazioni del Regno Unito verso i paesi extra-UE sono salite ad un record a gennaio, aumentando le speranze per una ripresa economica.
In un rapporto, l'Ufficio nazionale britannico di statistica ha dichiarato che la il deficit commerciale è salito ad un destagionalizzato 7,5 miliardi di sterline a gennaio, contro i 7,18 miliardi di sterline del mese precedente, il minimo dal dicembre 2009.
Il biglietto verde salito al massimo di 11 mesi contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,71% a 82,81, ed è salito anche contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,80% a 0,9234.
È di oggi la decisione della Banca del Giappone di lasciare invariati i tassi di interesse in un range tra 0 e 0,1%, come ampiamente previsto. La banca centrale ha lasciato invariato il programma di acquisto di bond a 30 mila miliardi di yen, dopo aver aumentato il programma a febbraio, con al conseguenza di un indebolimento dello yen.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPP è salito più del previsto a febbraio, segnando +0,8%.
Intanto il biglietto verde è misto contro i cugini canadesi, australiani e neozelandesi: USD/CAD -0,08% a 0,9916, AUD/USD -0,23% a 1,0493 e NZD/USD +0,17% a 0,8192.
Il sentimento sul dollaro australiano ha risentito dei dati che mostrano un calo del numero dei mutui-casa concessi, scesi più del previsto nel mese di gennaio; un report separato ha mostrato che l’indice di fiducia delle aziende in Australia è sceso al livello più basso degli ultimi 4 mesi a gennaio.
Intanto il dollaro neozelandese ha trovato il supporto dai dati ufficiali che mostrano un aumento superiore al previsto a febbraio dell’inflazione del prezzo degli alimentari, ed un aumento delle vendite delle case.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,57% a 80,74.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati del governo sulle vendite al dettaglio e sulle scorte. Sempre oggi la Federal Reserve annuncerà il proprio tasso di interesse; l’annuncio sarà seguito da una dichiarazione della banca centrale.
Intanto procedono i colloqui dell’eurogruppo a Bruxelles.