Investing.com – Il dollaro è sceso al minimo di due settimane contro lo yen lo scorso venerdì, sulla richiesta di yen come valuta rifugio hanno pesato le dichiarazioni del premier cinese il che hanno indicato che il paese è pronto ad intervenire per spingere l’economia.
Il cambio USD/JPY venerdì è salito dello 0,64% a 102,83, il massimo dal 12 marzo. Sulla settimana il cambio è salito dello 0,57%.
Supporto a 102,02, massimo di venerdì e resistenza a 103,41, massimo dell’11 marzo.
La propensione al rischio è stata spinta dopo che il premier cinese Li Keqiang ha dichiarato che il paese ha gli strumenti per contrastare la volatilità economia nella seconda economia mondiale.
I dati di venerdì hanno mostrato che la spesa dei consumatori è salita dello 0,3% lo scorso anno, dopo i dati rivisti al ribasso di un aumento dello 0,2% a gennaio.
Un secondo report ha mostrato che il sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan è sceso a 80 a marzo, contro la lettura di 81,6 nel mese precedente. Si è trattato di una lettura superiore alla lettura preliminare di marzo di 79,9 ma al di sotto delle aspettative di 80,5.
Stamane i dati hanno mostrato che il tasso annuo di inflazione al consumo in Giappone è salito dell’1,3% a febbraio, indicando che il programma di stimolo della Banca del Giappone sta funzionando contro la deflazione.
Tuttavia i dati hanno mostrato che le spese delle famiglie sono scese del 2,5% a febbraio, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%.
L’euro è in salita contro lo yen lo scorso venerdì, con EUR/JPY in salita dello 0,71% a 141,40, contro il massimo di un mese di 139,95.
Sui progressi dell’euro hanno pesato le dichiarazioni rese nel corso della settimana da parte di funzionari della BCE circa eventuali nuove opzioni politiche per contrastare il rischio di deflazione nell’area.
I dati di venerdì hanno mostrato che il tasso annuo di inflazione in Spagna è sceso dello 0,2% a marzo, alimentando i timori che la deflazione possa minacciare la ripresa economica nella zona euro. Un secondo report ha mostrato che il tasso annuo di inflazione in Germania è sceso a marzo.
Nella prossima settimana gli investitori attenderanno il report sull’occupazione non agricola di marzo per giudicare l’andamento del mercato del lavoro. Il Giappone rilascerà i dati sulla produzione industriale.
Lunedì 31 marzo
Il Giappone rilascerà una serie di dati preliminari sulla produzione industriale.
Martedì 1 aprile
Il Giappone rilascerà l’indice Tankan manifatturiero e non manifatturiero, nonché i dati sugli utili netti medi.
L’ISM pubblicherà un report sulla crescita del settore manifatturiero statunitense.
Mercoledì 2 aprile
Gli USA rilasceranno il report ADP sull’occupazione del settore privato, che precede di due giorni il report sull’occupazione non agricola. Gli USA rilasceranno inoltre i dati sugli ordinativi industriali.
Giovedì 3 aprile
Gli USA produrranno i dati sulla bilancia commerciale, nonché i dati settimanali sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione. Nel frattempo l’ISM pubblicherà un report sull’attività del settore dei servizi.
Venerdì 4 aprile
Gli USA chiuderanno la settimana con i dati sull’occupazione non agricola e sul tasso di disoccupazione.