ROMA (Reuters) - I sindacati si mostrano critici al termine dell'incontro con una delegazione di ministri che, dicono, "non erano nelle condizioni di rispondere" alle domande sulla legge di Stabilità.
"L'unica cosa certa è che non trattano. È surreale", dice la numero della Cgil Susanna Camusso.
"Avevamo detto che in assenza di risposte saremmo andati avanti con lo sciopero generale. Mi pare che siamo in assenza di risposte", aggiunge.
Anche la Uil, per bocca del segretario generale aggiunto Carmelo Barbagallo, lamenta l'atteggiamento del governo e dice che "i ministri non avevano il mandato per fare approfondimenti".
Per l'esecutivo erano presenti il sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e la titolare della Pubblica amministrazione, Marianna Madia.
I sindacati hanno criticato il blocco dei contratti nel pubblico impiego per tutto il 2015 e, soprattutto la Cisl, la mancata estensione del bonus di 80 euro ai pensionati.
La Cgil ha avvertito che i tagli alla spesa pubblica potrebbero portare a non rinnovare i contratti a termine nelle varie amministrazioni.
"Il governo si è riservato di valutare le nostre proposte e abbiamo chiesto di correggere degli svarioni", dice la leader della Cisl, Anna Maria Furlan.
Anche le Regioni criticano la struttura della manovra, che impone loro tagli per 4 miliardi.
"Se il governo non ascolterà la voce delle Regioni, come ultima ratio siamo pronti anche a iniziative clamorose", scrive su twitter il governatore della Lombardia Roberto Maroni.
((Redazione Roma, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224393, Reuters Messaging: giuseppe.fonte.reuters.com@reuters.net)) Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia