Investing.com - L’euro sale contro il dollaro questo giovedì, ma resta vicino al minimo degli ultimi due anni dal momento che sui mercati c’è attesa per la dichiarazione di politica monetaria della Banca Centrale Europea, prevista nel corso della giornata.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,19% a 1,2507, non lontano dal minimo di lunedì di 1,2437.
Gli investitori attendono l’esito del vertice della BCE nel corso della giornata, tra le aspettative che la banca possa imitare la decisione inaspettata di venerdì della Banca del Giappone sulle misure di stimolo.
Molti analisti prevedono che la BCE manterrà i tassi di interesse ai minimi storici ed eviterà di implementare ulteriori misure di allentamento monetario.
Tuttavia i mercati ritengono che la banca centrale resterà intenzionata a implementare nuove misure di stimolo se necessario, per incoraggiare la crescita e l’inflazione nella regione.
La dichiarazione di politica monetaria della banca sarà seguita con attenzione per via delle voci riguardanti le tensioni all’interno della BCE in merito alla leadership del Presidente Mario Draghi.
Questa mattina, i dati hanno mostrato che gli ordinativi alle fabbriche in Germania sono saliti solo dello 0,8% a settembre, ben al di sotto delle previsioni di un aumento del 2,3%.
I dati deludenti hanno fatto aumentare i timori per le prospettive di crescita della principale economia della zona euro.
La moneta unica registra un lieve aumento anche contro lo yen, con il cambio EUR/JPY su dello 0,13% a 143,36.
Il dollaro è pressoché invariato contro la valuta nipponica, con la coppia USD/JPY a 114,42, restando al di sopra del massimo di 115,52 segnato durante la notte, il massimo dal novembre 2007.
Il biglietto verde ha subito un’impennata ieri, salendo al massimo degli ultimi sette anni contro lo yen dopo la notizia della vittoria dei Repubblicani alle elezioni di midterm e dopo l’ottimo report sui nuovi posti di lavoro nel settore privato.
Il report ADP sull’occupazione non agricola ha mostrato che il settore privato statunitense ha aggiunto 230.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre, contro le previsioni di un incremento pari a 220.000 unità.
Intanto, l’Institute of Supply Management ha dichiarato che l’indice del settore non manifatturiero è sceso a 57,1 il mese scorso da 58,6 di settembre.
Tuttavia, la componente sull’occupazione dell’indice ha visto un aumento, alimentando le aspettative di crescita per il mercato del lavoro in attesa del report di domani sull’occupazione non agricola.