BRUXELLES (Reuters) - La normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell'Unione.
Lo ha sentenziato oggi la Corte Ue, aggiungendo che il rinnovo illimitato di tali contratti per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali non è giustificato.
Secondo una nota di Anief (Associazione nazionale insegnanti ed educatori), la sentenza odierna è "una vittoria storica del sindacato, cinque anni dopo la denuncia alla stampa e un contenzioso avviato presso le Corti del lavoro per migliaia di supplenti".
Ora, aggiunge il comunicato, "250mila precari possono chiedere la stabilizzazione e risarcimenti per due miliardi di euro", annunciando di aver avviato simili azioni legali anche per precari di Sanità, Regioni ed enti locali.
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