ROMA (Reuters) - In Italia circa quattro pensionati su dieci percepivano nel 2013 meno di mille euro al mese, e i nuovi pensionati hanno redditi medi sensibilmente inferiori, secondo dati elaborati da Istat e Inps e diffusi oggi.
"(Nel 2013) il 41,3% dei pensionati percepisce un reddito da pensione inferiore a 1.000 euro al mese", una percentuale che sale al 50,5% tra le donne, come si legge in un comunicato.
Il 39,4% dei pensionati riceve tra 1.000 e 2.000 euro, il 13,7% tra 2.000 e 3.000, mentre la quota di chi supera i 3.000 euro mensili è pari al 5,6% (4,3% fra 3.000 e 5.000 euro; 1,3% oltre 5.000).
"L'importo medio annuo delle pensioni è pari a 11.695 euro, 213 euro in più rispetto al 2012 (+1,9%)", dice la nota, spiegando che ognuno dei 16,4 milioni di pensionati - circa 200.000 in meno che nel 2012 - in media "percepisce 16.638 euro all'anno (323 euro in più del 2012) tenuto conto che, in alcuni casi, uno stesso pensionato può contare anche su più di una pensione".
In effetti il 25,1% dei pensionati è titolare di due pensioni e il 7,8% di almeno tre, mentre ne ha solo una il 67,1%.
Per quanto riguarda le persone che hanno iniziato a percepire la pensione nel 2013, il loro reddito medio (13.152 euro) "è inferiore a quello dei cessati (15.303) e a quello dei pensionati sopravviventi (16.761), coloro cioè che anche nel 2012 percepivano almeno una pensione".
Le donne rappresentano il 52,9% dei pensionati e percepiscono assegni mediamente di 13.921 euro contro i 19.686 degli uomini.
"Nel 2013 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche, pari a 272.746 milioni di euro, è aumentata dello 0,7% rispetto all'anno precedente e la sua incidenza sul Pil è cresciuta di 0,22 punti percentuali, dal 16,63% del 2012 al 16,85% del 2013", con le pensioni di vecchiaia che assorbono oltre i due terzi della spesa pensionistica totale.