NEW YORK (Reuters) - Il dollaro ha reagito ai numeri sull'inflazione Usa di luglio dapprima ampliando le perdite e poi stabilizzandosi rapidamente sui livelli della chiusura di ieri.
A un primo sguardo, infatti, l'andamento dei prezzi al consumo ha disatteso le aspettative, con l'indice mensile a +0,1%, sotto le attese per +0,2%.
D'altra parte, il dato tendenziale è risultato in linea alle stime (+0,2%), così come i numeri a perimetro annuo dell'indice core (+1,8%), depurato dalle componenti più volatili, ovvero energia ed alimentari freschi.
Un quadro che complessivamente gli investitori continuano a giudicare compatibile con un rialzo dei tassi entro la fine dell'anno da parte di Federal Reserve, in attesa dei verbali dell'ultima riunione del comitato di politica monetaria.
Le minute, in arrivo alle 20 questa sera, verranno nuovamente setacciate alla ricerca di nuovi spunti sull'avvio della prima stretta sul costo del denaro da parte dell'istituto centrale Usa che non alza i tassi, al momento poco oltre lo zero, dal 2006.
Intorno alle 15 l'indice del dollaro viaggia in area 96,970, sui livelli della chiusura di ieri, dopo aver inzizialmente ampliato le perdite.
La valuta Usa è in marginale flessione sull'euro, che passa di mano a 1,034 dollari (+0,1%).
Appena dopo la pubblicazione del dato sull'inflazione, era schizzato al massimo di seduta di 1,1076 dollari.