(Reuters) - Le borse europee crescono guidate dai minerari e dai titoli del settore viaggi e tempo libero, mentre il DAX tedesco tocca nuovi massimi storici grazie alla spinta di Volkswagen (ETR:VOWG).
Alle 11,15 l'indice STOXX 600 guadagna 0,2%, mentre il DAX tedesco sale dello 0,1%.
Il listino delle materie prime guadagna l'1,5%, sulla scia del rialzo dei prezzi dei metalli, mentre i titoli del settore viaggi e tempo libero guadagnano l'1,1% dopo il balzo di TUI che guadagna l'8,2% dopo aver previsto un forte aumento dell'utile operativo per il 2024.
A sostenere l'azionario europeo c'è anche il calo dei rendimenti dei titoli di Stato della zona euro, che sono scesi ai minimi di diversi mesi.
L'attenzione degli investitori è rivolta anche al rapporto Adp sull'occupazione di novembre negli Stati Uniti, dopo che martedì scorso il calo dei nuovi posti di lavoro a ottobre, oltre il minimo da due anni e mezzo, ha rafforzato le aspettative che il ciclo di inasprimento della politica monetaria della Federal Reserve sia giunto al termine.
I dati hanno mostrato un sorprendente calo degli ordini industriali tedeschi a ottobre, pari al 3,7% mensile, rafforzando le attese di un taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea il prossimo anno, dopo la svolta "dovish" di Isabel Schnabel, membro del consiglio direttivo della Bce.
Tra i singoli titoli, bene Volkswagen guadagna il 2,5% dopo che un'ispezione del sito di proprietà congiunta nello Xinjiang, in Cina, non ha rilevato segni di lavoro forzato.
Weir Group (LON:WEIR) sale di 3,6% grazie alla previsione di un margine operativo del 20% nel 2026 e all'aumento dell'obiettivo di risparmio assoluto.
Ocado Group avanza di 0,9% dopo che J.P.Morgan ha promosso il titolo del gruppo di supermercati online e tecnologia a "neutral" da "underweight".
Male invece Merck che crolla di 13,7% in fondo allo STOXX 600 dopo che il farmaco sperimentale della casa farmaceutica contro la sclerosi multipla evobrutinib non ha raggiunto l'obiettivo primario negli ultimi studi.
In ribasso anche British American Tobacco (LON:BATS) che perde il 7,9% dopo aver detto di essere pronta a registrare una perdita di circa 31,5 miliardi di dollari riducendo il prezzo di alcune marche di sigarette statunitensi.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)