Investing.com - Il Governatore della Banca d’Inghilterra (BoE) Mark Carney ha dichiarato che la banca centrale britannica considererà la “Brexit” come un qualsiasi altro evento politico.
Sebbene la testimonianza davanti alla Commissione del Tesoro britannica di questa mattina fosse intesa solo come una spiegazione ai parlamentari di maggioranza ed opposizione del report sull’inflazione di febbraio - durante il quale la BoE ha tagliato le previsioni di crescita ed ha lasciato intendere che i tassi di interesse potrebbero non essere alzati nel 2016 - il recente indebolimento della sterlina ha riportato l’attenzione sul referendum sull’Unione Europea (UE) che si svolgerà il 23 giugno e con il quale il Regno Unito deciderà se continuare a far parte o meno dell’UE.
La prima domanda rivolta a Carney ha riguardato la possibilità che il Regno Unito lasci l’UE - la cosiddetta “Brexit”, ma il presidente della commissione Andrew Tyrie ha avvisato che la questione durante l’audizione non è centrale dal momento che il governatore testimonierà sull’argomento l’8 marzo.
Ieri l’incertezza sull’esito del referendum ha pesato sulla sterlina, soprattutto quando il sindaco di Londra Boris Johnson si è detto a favore della campagna per l’uscita, facendo crollare la valuta al minimo di sette anni.
Carney sembra non aver tenuto conto del recente andamento della sterlina ed ha ribadito che la BoE non farà previsioni sul risultato del referendum.
La banca centrale tratterà il voto “esattamente come qualsiasi altro evento politico” e seguirà da vicino gli sviluppi sui mercati e ne terrà conto nelle previsioni.
Carney ha dichiarato inoltre che le previsioni sul valore della sterlina non rientrano nei modelli della banca.
Tuttavia, il Governatore della BoE riconosce i recenti sviluppi sui mercati monetari: “In particolare, c’è stato un forte aumento delle inversioni di rischio: un acquisto maggiore delle protezioni ribassiste contro i futuri cali della sterlina in vista del referendum rispetto alle protezioni rialziste".
Carney ha paragonato il recente andamento della valuta al periodo del referendum scozzese ed ha notato che il cambio sembra essere stato particolarmente colpito.
Per quanto riguarda la politica monetaria, Martin Weale, membro esterno della Commissione di Politica Monetaria (MPC), ha dichiarato che il recente indebolimento della sterlina potrebbe far aumentare l’inflazione attraverso le esportazioni.
Il membro esterno della MPC Gertjan Vlieghe ha aggiunto che, oltre al previsto aumento dell’inflazione, l’indebolimento potrebbe anche dare slancio alla crescita.
Vlieghe ha parlato inoltre della possibilità di un aumento dell’incertezza da parte delle famiglie e delle imprese che potrebbe far rinviare o ridurre le loro spese.
“Finora non ne abbiamo avuto prove evidenti, ma lo seguiamo con attenzione”, ha dichiarato.
La prossima decisione di politica monetaria della BoE è prevista per il 17 marzo.
La sterlina ha continuato ad indebolirsi questa mattina.
Alle 11:19 GMT, o alle 6:20 ET, il cambio GBP/USD si è attestato a 1,4116, rispetto a 1,4120 segnato prima della testimonianza.
Il cambio EUR/GBP si è attestato a 0,7798, da 0,7795 registrato precedentemente.
La coppia GBP/JPY è scambiata a 158,17 rispetto a 158,15 segnato in precedenza.