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Fiducia imprese sale oltre attese: politica ottimista, cautela analisti

Pubblicato 28.10.2014, 15:53
© Reuters A couple looks at a restaurant menu in downtown Milan

ROMA (Reuters) - La fiducia delle imprese è tornata a salire a sorpresa a ottobre, un risultato che qualcuno nella maggioranza di governo attribuisce alle riforme avviate dal governo Renzi, anche se gli analisti mettono in guardia da facili trionfalismi.

Secondo i dati diffusi stamani da Istat, la fiducia delle imprese manifatturiere nel mese di ottobre è salita a 96 dal 95,5 di settembre (rivisto da 95,1) dopo quattro mesi consecutivi di calo. La mediana delle stime raccolte da Reuters fra gli analisti indicava un livello a 94,9, con una forchetta compresa tra 94 e 95,1.

E' andata ancora meglio per l'indice complessivo sul clima delle imprese - manifattura, servizi, commercio e costruzioni - che è salito a 89,3 da 86,9 di settembre (rivisto da 86,6) dopo due mesi di calo.

La fiducia cresce soprattutto tra le imprese dei servizi, il cui indice passa da 85,1 di settembre a 89,2: brillano i servizi turistici (da 68,9 a 83,9); informazione e comunicazione (da 93,4 a 92,9) sono invece l'unico neo del comparto. Per quanto riguarda costruzioni e commercio al dettaglio, la fiducia in questi settori sale rispettivamente a 77,5 (da 75,5) e a 93,9 (da 92,1).

"Le imprese credono nelle riforme che il governo sta mettendo in campo e credono nelle possibilità del Paese, segnale questo molto importante", ha commentato in una nota Edoardo Fanucci del Pd, membro della commissione Bilancio della Camera.

Anche per Giovanni La Via, europarlamentare di Ncd, si tratta di "una chiara conferma all'intenso lavoro portato avanti finora dal governo".

"STABILIZZAZIONE PIU' CHE RIPRESA"

Tra gli analisti, però, c'è meno ottimismo. Paolo Mameli, senior economist di Intesa Sanpaolo, ammette che il miglioramento del dato potrebbe essere stato influenzato "dagli annunci di sgravi fiscali alle imprese (poi inseriti nella legge di Stabilità), nonché probabilmente dalla riforma del mercato del lavoro in discussione in Parlamento nel corso del mese".

"In ogni caso, il rimbalzo di ottobre assomiglia più a una stabilizzazione della fiducia che non a una vera e propria inversione di tendenza", spiega Mameli, precisando che "i rischi sullo scenario di crescita restano verso il basso".

Parla di una stabilizzazione anche Loredana Federico di Unicredit: "Consideriamo questo dato il recupero di una caduta inizialmente molto brusca. E' troppo presto per pensare che sia iniziata una risalita", dice, pur ammettendo che se il trend continua "la buona notizia c'è: la caduta è stata contenuta".

Nel manifatturiero restano stabili le attese di produzione (a 2 il saldo), e migliorano i giudizi sugli ordini (da -26 a -25). Il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino resta stabile a 3.

Migliorano inoltre i giudizi sugli ordini interni, il cui saldo passa da -38 a -33, mentre resta stabile a -21 quello degli ordini esteri.

Per Raffaella Tenconi, economista di Bank of America, è la fotografia di "un'Italia bloccata: la domanda interna può migliorare un po', ma se non c'è un 'driver' esterno non c'è riforma di governo che possa cambiare il trend".

© Reuters. A couple looks at a restaurant menu in downtown Milan

"Prevediamo un miglioramento l'anno prossimo", aggiunge poi Tenconi.

(Antonella Cinelli)

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