(Reuters) - Anche Ford ha riportato un rallentamento della crescita delle vendite di nuovi veicoli nel terzo trimestre, l'ultima tra le case automobilistiche Usa ad essere colpita dall'esitazione dei consumatori ad acquistare auto per motivi economici.
Intorno alle ore 16,05 italiane, il titolo Ford scambia in ribasso del 2%.
Le principali case automobilistiche degli Stati Uniti, tra cui Toyota e General Motors (NYSE:GM), hanno comunicato ieri vendite più deboli per il trimestre in corso, chiamando in casua problemi di accessibilità economica e un numero inferiore di giorni di vendita.
Anche Stellantis (BIT:STLAM) ha annunciato un calo del 20% delle vendite trimestrali negli Stati Uniti e ha aggiunto che "continuerà a intraprendere le azioni necessarie" per stimolare le vendite e prepararsi all'arrivo dei modelli 2025.
Nell'ultimo anno, inoltre, i consumatori hanno spostato le loro preferenze a favore di crossover e pick-up compatti a prezzi accessibili anziché di modelli di lusso più grandi, a fronte delle incertezze economiche.
Le vendite della serie F, la più venduta di Ford, sono aumentate di circa il 4% nel trimestre, rispetto all'aumento di quasi il 13% visto lo scorso anno. Le vendite dell'economico pick-up compatto Maverick sono aumentate del 33,2%, raggiungendo 31.883 unità.
Le vendite complessive di Ford nel trimestre sono salite a 504.039 unità rispetto alle 500.504 viste un anno fa. Questo dato si confronta con un aumento delle vendite del 7,7% nello stesso periodo dell'anno precedente.
Complessivamente, le vendite di veicoli nuovi negli Stati Uniti a settembre si sono attestate a circa 1,17 milioni di unità, pari a un tasso annuo destagionalizzato di 15,77 milioni di unità, in base ai dati pubblicati ieri da Wards Intelligence.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia Cristoferi)