Investing.com – Brembo (BIT:BRBI) ha annunciato oggi di aver completato la cessione dell’intera partecipazione in azioni ordinarie di Pirelli & C SPA (BIT:PIRC)attraverso la procedura di accelerated bookbuilding. Nel dettaglio, la società dei freni ha ceduto a investitori istituzionali 55.800.000 di azioni ordinarie detenute in Pirelli, corrispondenti a circa il 5,58% del capitale sociale della società, al prezzo di 5,07 euro per azione, per un corrispettivo complessivo pari a 282,9 milioni di euro.
Camfin sale in Pirelli
Inoltre, in risposta all’uscita di Brembo, il gruppo Camfin ha perfezionato l’acquisto del 2,5% del capitale di Pirelli e ora detiene il 25,28% della società.
I Consigli di amministrazione delle società coinvolte nell’operazione, (MTP, Camfin e CAA) hanno anche approvato l’autorizzazione ad acquisti per l’ulteriore rafforzamento di MTP SpA/Camfin fino a una partecipazione massima complessiva del 29,9%, del capitale di Pirelli nel corso dei prossimi 24 mesi, ovvero poco al di sotto della soglia dell’opa.
Sfuma il polo italiano della componentistica auto
La reazione dei mercati non si è fatta attendere, con il titolo del produttore di pneumatici che è finito in coda al FTSE MIB oggi e alle 15.30 perde il 3,52%, mentre la notizia ha spinto le azioni di Brembo che sono scattate anche del 4% salvo poi frenare nel corso della seduta.
L’entrata di Brembo in Pirelli è datata marzo 2020, quando acquistò una quota del 2,4%, percentuale poi salita oltre il 5% a luglio 2022. La sterzata annunciata oggi fa sfumare così il sogno di fusione tra due aziende leader dei rispettivi settori, freni e pneumatici, che avrebbe dato vita a un campione italiano della componentistica per auto.
Quanto vale l’uscita di Brembo secondo gli analisti
Secondo gli analisti, a guadagnarci sarebbe Brembo. In particolare, Equita Sim ha confermato il rating buy sul titolo, pur riducendo il prezzo obiettivo da 16 a 15,8 euro. Una limatura dell’1%, dovuta solo “all'aggiornamento della valutazione di Pirelli all'exit price”, ma ciò non toglie che la notizia sia più positiva per Brembo, che con la fusione avrebbe perso “l'unicità di pure player nei freni di alta gamma”.
E conferme arrivano anche dagli analisti di Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) che stimano per Brembo “una plusvalenza non tassabile di circa 76 milioni”. Tuttavia, concludono, “aggiungendo i dividendi cumulati da Pirelli, pari a circa 35 milioni, il rendimento totale sull’investimento in Pirelli ammonta a circa 100 milioni”.
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