Di Mauro Speranza
Investing.com - La Germania viaggia inesorabilmente “verso la recessione”. A dirlo è il presidente dell'Ifo, Clemens Fuest, dopo la diffusione dei dati preliminari dell'indice IFO che rileva la fiducia delle imprese tedesche.
Nel mese di marzo, in piena emergenza coronavirus, l'indice è passato a 87,7 punti dai 96 di febbraio, portandosi sui livelli del 2009.
"Si tratta del calo più consistente dal 1991 con l'indice al minimo da agosto 2009", spiega Fuest, aggiungendo che in particolare le aspettative delle aziende sono peggiorate come non mai.
I dati preliminari Ifo si basano su circa il 90% delle risposte fornite solitamente. L'istituto renderà noti i dati definitivi il 25 marzo. Il sondaggio è stato condotto tra il 2 e il 18 marzo.
A seguito della diffusione dei dati, i principali indici europei hanno iniziato a cedere i guadagni della mattinata, quando l'apertura dei mercati si tingeva di verde dopo la notizia delle nuove misure della Banca centrale europea.
Il primo a cedere era il Dax, in flessione superiore all'1%, mentre viravano in negativo l'Ibex, 35, il Cac 40 e il Ftse 100. Resiste in verde il Ftse Mib, appena sopra la parità.
Le decisioni della BCE
Il programma di acquisti della Banca centrale europea da 750 miliardi di euro è "giunto al momento giusto", ha detto il banchiere centrale Robert Holzmann, aggiungendo che è importate utilizzare tutti gli strumenti a disposizione della politica monetaria.
"Il programma sarà attivo fino a quando non sarà finita la crisi del coronavirus ma comunque almeno fino alla fine dell'anno e perciò offre certezza in un momento di grande incertezza", ha detto in una nota il numero uno della banca centrale austriaca. "E' cruciale adesso utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione", ha aggiunto.