Investing.com - I prezzi al consumo statunitensi sono scesi a maggio, segnale che l’inflazione continua a indebolirsi, secondo i dati ufficiali di questo mercoledì.
Il Dipartimento per il Commercio ha dichiarato che i prezzi al consumo sono scesi al tasso destagionalizzato dello 0,1% il mese scorso, deludendo le attese di un aumento dello 0,1%, dopo l’incremento dello 0,2% di aprile.
Su base annua, i prezzi al consumo sono saliti dell’1,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, contro le previsioni di un aumento del 2,0% e dopo essere saliti del 2,2% il mese prima.
I prezzi al consumo, esclusi i costi di alimentari ed energetici, sono saliti al dato destagionalizzato dello 0,1%, meno dello 0,2% stimato. I prezzi al consumo core hanno visto un aumento dello 0,1% ad aprile.
L’indice IPC core è salito al tasso annuo dell’1,7% il mese scorso, in calo dall’1,9% del mese precedente.
I prezzi core sono considerati dalla Federal Reserve un indicatore migliore delle pressioni inflazionarie a lungo termine poiché escludono i costi delle categorie volatili come alimenti ed energetici. La banca centrale di solito punta ad un’inflazione core vicina al 2%.
Il cambio USD/JPY si attesta a 110,50 da 110,27 segnato prima dei dati, la coppia EUR/USD è scambiata a 1,1249 da 1,1202, mentre il cambio GBP/USD sale a 1,2765 da 1,2737.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 96,64 da 97,04 segnato prima dei dati.
I future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura positiva. I future Dow salgono di 37 punti, i future S&P 500 vanno su di 2 punti, mentre i future Nasdaq 100 sono in salita di 11 punti.
Sul mercato delle materie prime, i future dell’oro sono scambiati a 1.273,97 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.267,26 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio si attesta a 46,11 dollari al barile dai 46,12 dollari precedenti.