Investing.com - L’indice dei prezzi alla produzione USA è salito più del previsto a giugno ed anche l’inflazione core ha visto un aumento ad un tasso maggiore del previsto, secondo i dati ufficiali rilasciati questo giovedì.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che l’indice dei prezzi alla produzione è salito di un destagionalizzato 0,5% a giugno, contro le aspettative di un aumento dello 0,3% e dopo un calo dello 0,4% a maggio. Si è trattato del primo aumento dal dicembre 2014.
Su base annua i prezzi alla produzione (IPP) sono saliti dello 0,3% lo scorso mese, contro le aspettative di un calo dello 0,1%, dopo un calo dello 0,1% nel mese precedente.
L’indice dei prezzi alla produzione core, che escludono la componente di alimentari ed energetici, hanno visto un aumento dello 0,4% a giugno, superando le aspettative di un aumento dello 0,1% e dopo l’aumento dello 0,3% del mese precedente.
I prezzi alla produzione core sono aumentati al tasso annuo dell’1,3% il mese scorso, più dell’1,0% previsto e contro l’1,2% del mese prima.
I prezzi core sono considerati dalla Federal Reserve un indicatore migliore delle pressioni inflazionarie a lungo termine, poiché sono escluse le categorie volatili di alimenti ed energia.
Subito dopo il report, rilasciato insieme a quello sulle richieste di sussidio di disoccupazione USA, il cambio EUR/USD so è attestato a 1,1146 da 1,1152 prima del rilascio dei dai, il cambio GBP/USD era a 1,3354 da 1,3378, mentre il cambio USD/JPY si è attestato a 105,73 da 105,67.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è a 96,00, contro 95,92 precedente al rilascio dei dati.
I futures Dow blue-chip salgono dello 0,80%, i futures S&P 500 sono in salita di dello 0,73%, mentre i futures Nasdaq sono saliti dello 0,62%.