Investing.com - I futures del rame si staccano dal minimo di due settimane della seduta precedente questo giovedì, mentre i traders attendono la decisione di politica monetaria della Banca Centrale Europea nonché gli importanti dati statunitensi previsti nel corso della seduta.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a dicembre è salito dello 0,43%, o di 1,3 centesimi, a 3,140 dollari la libbra negli scambi della mattinata europea.
I prezzi sono rimasti in un range che va da 3,127 a 3,145 dollari la libbra. I futures troveranno supporto a 3,113 dollari, il minimo dal 20 agosto e resistenza a 3,174 dollari la libbra, il massimo dal 2 settembre.
I traders attendono il vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea nel corso della giornata, mentre ci si chiede se la banca centrale annuncerà nuove misure di stimolo per contrastare l’inflazione e sostenere la crescita.
Gli investitori sperano che il vertice faccia luce sulle intenzioni della banca in merito all’acquisto di bond, una decisione che potrebbe pesare sull’euro e favorire il dollaro.
Un dollaro forte in genere pesa sul rame, dal momento che riduce l’appeal del metallo come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.
Sui mercati si attende inoltre il report sull’occupazione USA di agosto, previsto per domani, che fornirà ulteriori indicazioni sulla forza della ripresa del mercato del lavoro, un fattore chiave per determinare l’andamento futuro della politica monetaria.
Sebbene l’economia statunitense continui a dare segni di miglioramento, la Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha espresso apprensione per il persistere di una stagnazione nel mercato del lavoro.
Gli Stati Uniti oggi pubblicheranno i dati sulla bilancia commerciale, il report ADP sui nuovi posti di lavoro nel settore privato ed il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione. Sempre oggi, l’ISM rilascerà il report sull’attività del settore dei servizi statunitense.
Una recente serie di dati positivi ha alimentato l’ottimismo per la forza dell’economia ed ha rafforzato le speranze che la Fed possa iniziare ad alzare i tassi prima del previsto.
Ieri, i futures del rame sono scesi al minimo di due settimane di 3,125 dollari, prima di attestarsi a 3,127 dollari la libbra, in calo dello 0,89%, o di 2,8 centesimi per via dei crescenti timori per lo stato di salute dell’economia cinese che hanno ridotto la propensione verso investimenti legati alla crescita.
I dati rilasciati all’inizio della settimana hanno mostrato che la crescita industriale in Cina è rallentata il mese scorso, indicando che la ripresa economica resta precaria e potrebbe aver bisogno di un ulteriore stimolo da parte del governo.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale.
Sul Comex, l’oro con consegna a dicembre sale dello 0,24%, o di 3,00 dollari, a 1.273,30 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a dicembre è in salita dello 0,33%%, o di 6,3 centesimi, a 19,25 dollari l’oncia.
Tra le notizie geopolitiche, il Presidente russo Vladimir Putin ieri ha dichiarato di aver parlato con il Presidente ucraino Petro Poroshenko e, sebbene non sia stato raggiunto un accordo di pace, Putin ha preparato un piano in 7 punti per mettere fine al conflitto che va avanti ormai da cinque mesi nell’Ucraina orientale.
I negoziatori di Kiev, Mosca e dei ribelli filorussi continueranno le trattative domani.