Investing.com - La crescita dell’economia statunitense è rallentata nel primo trimestre, secondo i dati preliminari di questo venerdì.
Il prodotto interno lordo è cresciuto del 2,3%, secondo la stima preliminare del Dipartimento per il Commercio USA.
Il dato è superiore al 2,0% previsto dagli economisti ed in calo dal 2,9% del trimestre precedente.
L’indebolimento è stato soprattutto dovuto alla flessione della spesa reale dei consumatori all’1,1% nel primo trimestre, rispetto al 4,0% precedente. La lettura ha deluso anche le aspettative di un aumento dell’1,2%.
L’indice sui prezzi del PIL è salito del 2,0% nel primo trimestre, rispetto all’aumento precedente del 2,3% ed alle previsioni di un incremento del 2,2%.
Nonostante il rallentamento, si tratta comunque dell’inizio anno migliore dal 2015 e l’economia statunitense segna al momento la seconda espansione economica più lunga dalla Seconda Guerra Mondiale.
Per gli analisti, difficilmente i dati del primo trimestre avranno un impatto significativo sui piani dei policymaker della Federal Reserve in merito all’inasprimento graduale, per via dello slancio previsto nei prossimi mesi dovuto agli sgravi fiscali del governo Trump.
Secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com, i mercati prevedono che il prossimo aumento dei tassi di interesse avvenga a giugno mentre un secondo incremento è atteso per settembre.
Il PIL del primo trimestre sarà rivisto il 30 maggio e il 28 giugno.