Investing.com - L’indice preliminare dei prezzi al consumo nella zona euro è inaspettatamente salito a giugno, riducendo i timori per il rischio di deflazione nella regione, secondo i dati ufficiali preliminari di questo giovedì.
Nel report dell’Eurostat si legge che l’indice dei prezzi al consumo della zona euro è salito ad un tasso destagionalizzato dello 0,1% questo mese, rispetto alle previsioni di una lettura invariata, dopo il calo dello 0,1% segnato a maggio, il terzo calo consecutivo.
L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, ha visto un incremento al tasso destagionalizzato dello 0,9% a giugno, contro le previsioni di una lettura invariata allo 0,8% di maggio.
L’aumento dei prezzi è una buona notizia per la Banca Centrale Europea (BCE), che cerca di riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%.
All’inizio di marzo il Presidente della BCE Mario Draghi ha annunciato nuove misure di stimolo, tra cui un aumento degli acquisti di asset ed un ulteriore taglio dei tassi di deposito, per dare slancio all’attività economica e sostenere l’inflazione debole.
Tuttavia, Draghi ieri ha riferito ai leader dell’Unione Europea (UE) che la crescita cumulativa della zona euro potrebbe essere tra lo 0,3% e lo 0,5% in meno nei prossimi tre anni rispetto a quanto precedentemente stimato per via dell’impatto della Brexit, ossia della decisione del Regno Unito di lasciare l’UE.
La BCE terrà il prossimo vertice di politica monetaria il 21 luglio.
Subito dopo il report, il cambio EUR/USD si è attestato a 1,1120 da circa 1,1114 segnato prima della notizia, mentre la coppia EUR/GBP resta invariata a 0,8249.
Intanto, i titoli azionari europei sono misti. L’EURO STOXX 50 sale dello 0,05%, il tedesco DAX segna -014%, il francese CAC 40 è in salita dello 0,08%, mentre il londinese FTSE 100 va giù dello 0,17%.