ROMA, 30 settembre (Reuters) - Secondo i dati provvisori di Istat, a settembre l'indice Nic dei prezzi al consumo è sceso dello 0,2% su base congiunturale mentre è salito dello 0,1% sullo stesso periodo dell'anno precedente.
Le attese, elaborate in un sondaggio Reuters, indicavano un calo dello 0,3% su mese e un aumento dello 0,1% tendenziale.
L'indice armonizzato Ipca ad agosto è salito dell'1,9% su mese (consensus 2,0%) e dello 0,1% su anno (consensus 0,1%).
L'inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,1% (era nulla a luglio).
"Dopo sette mesi consecutivi di diminuzioni tendenziali, i prezzi al consumo tornano a crescere seppur di poco", spiega Istat. "Questa inversione di tendenza è dovuta principalmente al marcato ridimensionamento della flessione dei prezzi dei Beni energetici sia non regolamentati (-2,7%, da -7,0% di agosto) sia regolamentati (-4,1%, da -5,9%) e, in misura minore, alla ripresa della crescita tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%; la variazione era nulla il mese precedente)".
L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, sale allo 0,5%. Anche al netto dei soli beni energetici l'inflazione è pari a +0,5% (da 0,6%).
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza aumentano dello 0,1% su base mensile e dello 0,2% su base annua.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% su mese e registrano una variazione nulla su base annua.