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Italia, Pil interrompe caduta in trim4, base per ripresa 2015

Pubblicato 13.02.2015, 12:13
© Reuters. Un operaio a lavoro
ISP
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di Luca Trogni

MILANO/ROMA (Reuters) - L'economia italiana ha chiuso il 2014 con un'ultima frazione d'anno piatta, una indicazione positiva rispetto al trend precedente, deludente se confrontata con l'andamento europeo dove spicca la Germania con un +0,7% ben oltre le attese.

"Il quarto trimestre dovrebbe contrassegnare la fine della recessione, con un Pil in fase di stabilizzazione prima di una ripresa, anche se a ritmo non particolarmente vivace, considerando gli importanti fattori positivi entrati in gioco, in primo luogo il 'quantitative easing' Bce" dice Paolo Mameli di Intesa Sanpaolo (MILAN:ISP), sintetizzando la view prevalente.

Nell'ultimo trimestre del 2014, in base ai numeri preliminari diffusi stamane da Istat, il Pil, al quattordicesimo trimestre senza crescita, ha segnato una variazione congiunturale nulla mentre, in termini tendenziali, il calo è stato dello 0,3%. Sull'intero 2014 il Pil ha segnato una caduta dello 0,4% dopo quella dell'1,9% registrata nel 2013, inanellando così il terzo anno consecutivo di recessione.

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Per un grafico sull'andamento del Pil italiano:

http://link.reuters.com/pex93w

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Nella parte finale del 2014 l'andamento positivo dei servizi ha controbilanciato quello negativo di industra e agricoltura, mentre dal lato delle componenti l'export netto, in ripresa dopo la pausa di metà anno anche grazie alla debolezza dell'euro, ha compensato il trend negativo della domanda interna, segnala l'Istat. I dati dettagliati del Pil, in pubblicazione il prossimo 5 marzo, dovrebbero confermare, nelle attese degli economisti, una stabilizzazione dei consumi e una flessione degli investimenti come nei trimestri precedenti

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PIL 2015, STIMA BANKITALIA A 0,7/0,8% (CALCOLI REUTERS)

Per l'anno in corso le attese, a partire da quelle di Bankitalia, sono quella di una uscita dalla recessione nel primo trimestre che si consolidi nei successivi, soprattutto se le condizioni geopolitiche non peggioreanno, mutando l'attuale quadro di commercio internazionale, euro e greggio.

Per l'intero anno nell'area di una crescita dello 0,7% visto attualmente dai due principali uffici studi indipendenti, Prometeia e Ref, si colloca la stima implicita di Bankitalia che, in base ai calcoli Reuters, si attesta attualmente allo 0,7/0,8%. All'ultimo congresso Assiom Forex il governatore Visco ha indicato una stima superiore allo 0,5%, rispetto al precedente 0,4 di metà gennaio, spiegando che gli effetti del QE sono superiori all'1% per il 2015/2016 ed erano inclusi per la metà nelle previsione di gennaio. Ipotizzando una equa suddivisione dell'effetto Bce sui due anni e un impatto dell'operazione della Bce compresa sul biennio tra l'1,1 e l'1,8%, la stima iniziale dello 0,4% per il 2015 sale allo 0,7 o allo 0,8%.

Appena sotto con +0,6% le stime della Ue e del governo italiano, mentre la previsione Fmi, diffusa prima dei dettagli del QE della Bce, si attesta a +0,4%, ma, secondo le parole del direttore esecutivo Carlo Cottarell, potrebbe ora salire

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© Reuters. Un operaio a lavoro

- hanno collaborato Antonella Cinelli da Roma, Irene Chiappisi e Alessia Pé da Milano.

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