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Azioni Apple più forti delle delusioni ma ora meglio guardare altrove, ecco perché

Pubblicato 10.09.2024, 13:11
© Reuters.
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Investing.com – Apple (NASDAQ:AAPL) ha presentato ieri a Borse aperte i suoi nuovi prodotti iPhone 16, AirPods 4 e Apple Watch 10. Tra tutte le innovazioni introdotte a far rumore è ciò che ancora manca, ovvero Apple Intelligence, il modello di Intelligenza Artificiale sviluppato da Cupertino che arriverà solo il mese prossimo negli Stati Uniti in inglese, mentre sarà disponibile in altre lingue a partire dal 2025, e non sarà integrato direttamente sull'iPhone come invece ci si aspettava.

Una delusione non da poco in un momento in cui le innovazioni tecnologiche la fanno da padrona, tant’è che il titolo Apple è sceso del 2% a Wall Street nel corso della conferenza stampa. Un ribasso che inizialmente ha preoccupato ma che poi è stato totalmente riassorbito nel corso della seduta, con l’azienda guidata da Tim Cook che è anche riuscita a chiudere in lieve rialzo.

Apple si merita un market cap da 3 triliardi

Del resto, Apple, nel corso della sua storia lunga quasi cinquant’anni, ha sempre dimostrato di sapersi rialzare e, come spiega a Investing.com David Pascucci, analista dei mercati di Xtb, “ciò che la rende così straordinaria oggi è la sua capacità di tirare fuori margini da tutti i comparti, con entrate che sono ben diversificate”.

A dimostrarlo c’è l’ultima trimestrale eccezionale, “con l’unico neo legato alle vendite di iPhone in Cina che, tuttavia - precisa Pascucci - è un problema di natura prettamente congiunturale del gigante asiatico”.

Insomma, “se NVIDIA (NASDAQ:NVDA) ha un problema con i data center son dolori”, mentre Apple è in grado di diversificare il rischio e il suo market cap da 3 triliardi di dollari “se lo merita tutto”.

Ma il tech è sopravvalutato

In ogni caso, avverte l’esperto di Xtb, “se non ci sono dubbi che siamo di fronte a un titolo di lungo da tenere in portafoglio, chi sta pensando di entrare adesso deve prestare attenzione principalmente a due fattori…”

Da una parte, c’è il rischio derivante dal settore di rifermento, “quello Tech, legato dall’IA, che di fatto risulta alquanto sovrapprezzato rispetto al resto del mercato” e che dunque potrebbe subire delle correzioni. “Da Apple non ci dobbiamo certo aspettare una seduta nera con un crollo verticale”, commenta Pascucci. Tuttavia, osserva, “da quando è iniziato il selloff tra fine luglio e inizio agosto, il titolo ha mostrato di subire decisamente l’andamento negativo del mercato, scendendo dal massimo storico di 237 dollari a 196 dollari per azione nel giro di un paio di settimane”.

L’aumento della volatilità è un rischio anche per Apple


Andamento delle azioni Apple negli ultimi 3 mesi, fonte: Investing.com - dati alla chiusura dei mercati il 9 settembre 2024

Dall’altro, a preoccupare l’analista c’è qualcosa anche più grande del colosso californiano, ovvero le evoluzioni macroeconomiche che potrebbero tenere alta la volatilità su tutti i mercati.

“Dobbiamo contestualizzare l’andamento di Apple a tutto il mercato globale. Trattandosi di un titolo azionario, gli investitori devono considerare che è esposto ai rischi della congiuntura macro”, precisa l'analista nel sottolineare come ora più che mai i mercati siano concentrati sullo stato di salute dell’economia.

Inoltre, “la volatilità è evidentemente aumentata da agosto e, come ci insegna l’ultimo mercato orso del 2022, le oscillazioni non rientreranno in un mese”. Al contrario, conclude Pascucci, “il trend di crescita della disoccupazione Usa non offre prospettive rassicuranti dal punto di vista economico”.

Insomma, nonostante fondamentali decisamente solidi, al momento forse è meglio non puntare tutte le proprie fiches su Apple, ma piuttosto aspettare che i mercati si stabilizzino offrendo valutazioni più attrattive.

Più dei conti e delle novità, infatti, adesso bisogna prestare attenzione alle decisioni delle banche centrali e alle rilevazioni degli uffici di statistica che nei prossimi mesi, tra inflazione, mercato del lavoro e tassi d’interesse, potrebbero mettere a dura prova non solo Apple ma tutto il mercato azionario.

* * *

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