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Italia, produzione dicembre oltre attese apre a Pil piatto in quarto trimestre

Pubblicato 10.02.2015, 12:27
© Reuters. A worker prepares FIAMM batteries in this photo illustration taken at the battery maker's factory in Avezzano, near L'Aquila
CRDI
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ROMA (Reuters) - La produzione industriale italiana ha chiuso il 2014 con un performance migliore delle attese, grazie ai primi effetti benefici del calo dell'euro e del petrolio, prospettando una sostanziale stabilizzazione del Pil nel quarto trimestre e l'avvio di una lenta ripresa nel 2015.

Secondo i numeri resi noti stamane da Istat, a dicembre la produzione è cresciuta dello 0,4% in termini congiunturali, mentre le attese erano per una variazione nulla, dopo +0,3% segnato a novembre.

Si tratta della prima volta dal bimestre settembre-ottobre del 2013 che la produzione è riuscita a inanellare due mesi consecutivi di crescita.

Su base annua, la produzione industriale ha segnato una crescita dello 0,1% da -1,9%, mentre la mediana delle stime degli economisti convergeva su una flessione di 1,3%

"E' un dato che rafforza la nostra idea di un'attenuazione del passo di contrazione dell'attività industriale nell'ultima parte dell'anno... cominciano a manifestarsi i primi effetti benefici dell'indebolimento dell'euro", sottolinea Loredana Federico, economista di UniCredit.

Nel periodo ottobre-dicembre l'indice destagionalizzato della produzione industriale è sceso dello 0,1% dallo 0,8% del terzo trimestre.

"A questo punto trova conferma la nostra ipotesi di una sostanziale stabilizzazione del Pil nel quarto trimestre, visto che l'elemento fin qui più penalizzante ha ridotto il suo peso negativo", aggiunge Federico.

Più cauto Paolo Pizzoli, economista di Ing. "E' un dato certamente migliore delle attese, ma a mio avviso dal lato della domanda sono arrivati segnali meno incoraggianti, quindi confermo la mia previsione per un calo del Pil dello 0,1%, pur con qualche rischio verso l'alto".

Il dato preliminare sul Pil verrà diffuso venerdì 13. La stima mediana elaborata da Reuters sulla base delle attese degli economisti nei giorni scorsi indica un calo dello 0,1% per l'ultima frazione d'anno.

"Sarà davvero una questione di centesimi, e tutto sommato che sia piatto o appena negativo non cambia il dato di fondo, e cioè che per l'economia italiana nel 2015 si prospetta una lenta uscita dalla recessione", sottolinea Pizzoli.

Un'indicazione in questo senso è arrivata dalle indagini qualitative. A gennaio, l'indice Pmi composito, barometro dell'attività del settore privato, è tornato in espansione, segnalando un miglioramento sia del settore manifatturiero sia di quello dei servizi.

© Reuters. A worker prepares FIAMM batteries in this photo illustration taken at the battery maker's factory in Avezzano, near L'Aquila

Tornando alla produzione industriale e allargando lo sguardo alla zona euro, a dicembre meglio dell'Italia ha fatto la Francia, che ha segnato un incremento congiunturale di 1,5% (0,4% le stime), mentre la Germania ha deluso con una crescita di 0,1% (0,4% il consensus).

Sull'intero 2014, l'industria italiana ha subìto un calo della produzione pari allo 0,8% dopo -3,2% del 2013. Dal picco pre-crisi nel 2007 l'Italia ha perso circa un quarto del prodotto industriale.

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