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Italia, rimbalzo produzione compatibile con Pil positivo in trim1

Pubblicato 13.04.2015, 14:38
© Reuters. A worker inspects pumping equipment on Libya's Bouri offshore oilfield
ISP
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di Elvira Pollina

MILANO (Reuters) - La produzione industriale italiana è cresciuta oltre le attese a febbraio, dopo la battuta d'arresto segnata il mese precedente, mantenendo intatte le prospettive di una debole crescita del Pil nel primo trimestre.

Secondo i dati pubblicati stamane, con un'ora di ritardo rispetto al previsto per una protesta sindacale dei lavoratori Istat, la produzione è cresciuta dello 0,6% congiunturale dopo la contrazione dello 0,7% registrata a gennaio. La mediana delle attese degli analisti convergeva su un rimbalzo di 0,5%.

"E' stata sostanzialmente compensata la caduta del primo mese dell'anno, che non ha dunque intaccato il trend di marginale miglioramento della produzione industriale", commenta Loredana Federico, economista di UniCredit. Il calo registrato a gennaio aveva colto di sorpresa gli analisti che, in larga parte, lo hanno imputato ad effetti di calendario (due ponti festivi a inizio mese).

Il rimbalzo del mese successivo, certificato dai numeri odierni, è stato guidato dai beni strumentali (+1,1% dopo il -1,7% su mese di gennaio) e dall'energia (+3,6%). Hanno continuato, invece, a calare i beni intermedi e risulta stagnante la produzione di beni di consumo.

Istat sottolinea che nella media del trimestre dicembre-febbraio la produzione è salita dello 0,4% nel confronto con il trimestre precedente.

"Anche ipotizzando una lettura invariata a marzo, la produzione dell'industria dovrebbe segnare un aumento marginale nel primo trimestre", prevede Federico.

Sulla stessa linea Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo (MILAN:ISP), che si attende una prosecuzione del sentiero positivo a marzo e una variazione congiunturale di +0,1% della produzione industriale nei primi tre mesi del 2015.

Tornando ai numeri di febbraio, a perimetro annuo la produzione ha segnato una flessione dello 0,2% da -2,2% di gennaio (-1,3% il consensus).

Nelle attese dei previsori privati e istituzionali l'economia italiana dovrebbe tornare a crescere nel primo trimestre, mettendo a segno una marginale variazione positiva, assente dalle statistiche dalla metà del 2011.

UniCredit prevede una crescita del Pil di 0,2% nel periodo gennaio-marzo, "principalmente supportata dal miglioramento del settore dei servizi, segnalato dalle indagini congiunturali". Più cauta Intesa Sanpaolo, che proietta una crescita di 0,1% nella prima frazione d'anno.

Il quadro macroeconomico contenuto nel Documento di Economia e Finanza, licenziato la settimana scorsa dal governo, prevede per quest'anno una crescita del Pil pari allo 0,7%, leggermente migliore rispetto alla precedente proiezione dello 0,6%.

A supportare le aspettative di debole ripresa dell'economia italiana, l'orientamento ultraespansivo della Banca centrale europea che, dal mese scorso, ha iniziato ad acquistare titoli di Stato nell'ambito di un programma di quantitative easing. A favore giocano anche la discesa dell'euro e la decisa frenata dei prezzi del greggio.

© Reuters. A worker inspects pumping equipment on Libya's Bouri offshore oilfield

- ha collaborato Antonella Cinelli

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