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UniCredit acquista 9% Commerzbank e chiede avvio colloqui fusione

Pubblicato 11.09.2024, 08:33
Aggiornato 11.09.2024, 16:19
© Reuters. Il logo di Unicredit in questa foto del 12 marzo 2023. REUTERS/Dado Ruvic/Illustrazione

MILANO/FRANCOFORTE (Reuters) - UniCredit (BIT:CRDI) ha acquistato il 9% di Commerzbank (ETR:CBKG) e ha contattato i vertici della banca tedesca con l'obiettivo di esplorare la possibilità di una fusione.

L'annuncio dell'acquisto della quota è arrivato stamane dopo che ieri lo stato tedesco ha ceduto 53 milioni di azioni Commerzbank tramite un accelerated bookbuilding scendendo al 12%.

Secondo una fonte a conoscenza della situazione, il Ceo di UniCredit Andrea Orcel ha contattato il management di Commerzbank oggi per valutare una fusione.

Il supervisory board di Commerz si riunisce in seduta straordinaria oggi alle 17 per discutere dell'approccio di UniCredit. Secondo l'FT la banca tedesca sarebbe aperta ad avviare colloqui per una potenziale integrazione.

Tuttavia Stefan Wittman, membro del consiglio di sorveglianza di Commerz, ha dichiarato che combatterà contro ogni tentativo di takeover della banca italiana.

UniCredit ha acquistato il 4,49% nell'ambito dell'abb, mentre il resto tramite operazioni sul mercato, si legge in una nota della banca.

Per la quota acquistata tramite abb, UniCredit ha pagato 700 milioni di euro, o 13,2 euro per azione, ben sopra il prezzo di chiusura di ieri di 12,6 euro, "superando in modo significativo tutte le altre offerte", ha dichiarato il governo tedesco.

La banca guidata da Orcel diventa così uno dei principali azionisti di Commerzbank, secondo istituto tedesco. Negli ultimi anni a più riprese sono circolate speculazioni su un possibile interesse di UniCredit all'acquisto di Commerz.

Lo Stato tedesco aveva preso il 16,5% di Commerz 16 anni fa nell'ambito del salvataggio della banca in piena crisi finanziaria globale.

La scorsa settimana Berlino ha dichiarato che avrebbe cominciato a ridurre la propria quota. Dopo la cessione di ieri per il momento non ha intenzione di vendere altre quote, ha riferito una fonte governativa. Sul 12% residuo lo Stato tedesco ha peraltro un lock-up di 90 giorni.

Commerz ha preso atto dell'annuncio di UniCredit e ha detto che continuerà ad agire nel miglior interesse di tutti i suoi azionisti e stakeholder.

La mossa di UniCredit ha ricevuto l'apprezzamento di Fondazione Cariverona, uno dei suoi principali azionisti italiani con l'1,09%, che valuta l'acquisto della quota "in modo nettamente positivo".

UNICREDIT CHIEDERA' OK REGOLATORI PER SALIRE OLTRE 9,9%

UniCredit ha intenzione di presentare alle autorità competenti, "se e quando necessario", le istanze per poter eventualmente superare la soglia di partecipazione del 9,9% in Commerzbank.

Manager bancari e regolatori da tempo spingono per un consolidamento bancario europeo anche con operazioni cross-border, lamentando che ci sono parecchi ostacoli a finalizzare dei deal.

Tuttavia in passato funzionari tedeschi non hanno nascosto la propria riluttanza a consentire a un acquirente straniero di prendere Commerz anche per il timore che si crei un competitor domestico più forte per Deutsche Bank (ETR:DBKGn).

Deutsche Bank non ha commentato l'operazione. La prima banca tedesca resta focalizzata sulla sua strategia di crescita e sull'obiettivo di un Rote sopra il 10% l'anno prossimo, si legge in un comunicato.

Orcel, diventato Ceo di UniCredit nel 2021, aveva studiato un'operazione con Commerz e contattato il suo Ceo Manfred Knof a inizio 2022 ma l'avvio del conflitto in Ucraina aveva vanificato i colloqui. Prima ancora, il suo predecessore Jean Pierre Mustier aveva lavorato a un'operazione con Commerz scontrandosi tuttavia con l'opposizione della politica tedesca.

Knof, il cui mandato scade l'anno prossimo, ha sempre ridimensionato la prospettiva di una grande fusione bancaria e difeso l'indipendenza della banca. Ha anche annunciato ieri di non essere disponibile a un nuovo mandato.

MOSSA UNICREDIT SCOMPAGINA RISIKO ITALIA

La mossa a sorpresa di UniCredit su Commerz ha effetti anche sul potenziale risiko bancario italiano. Il venir meno di speculazioni su un possibile merger tra l'istituto guidato da Orcel e un'altra banca italiana penalizza in Borsa soprattutto Banco Bpm (BIT:BAMI) (-1,20%) e Mediobanca (BIT:MDBI) (-0,64%), mentre Banca Mps (BIT:BMPS) (+1,53%%) è ben comprata.

© Reuters. Il logo di Unicredit in questa foto del 12 marzo 2023. REUTERS/Dado Ruvic/Illustrazione

Gli analisti di Citi spiegano la pressione su Banco Bpm (BIT:PMII) con il fatto che era "il più probabile target domestico" per UniCredit.

Il titolo UniCredit è altalenante e, dopo aver segnato anche +3% alle 15,20, sale dell'1,23%. A Francoforte Commerzbank vola a +19%.

(Gianluca Semeraro, editing Sabina Suzzi, Francesca Piscioneri)

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