Investing.com - L’attività del settore manifatturiero nel Regno Unito ha segnato una lieve crescita a maggio, superando le attese degli analisti che si aspettavano che registrasse una contrazione per il secondo mese consecutivo, secondo i dati di questo mercoledì.
Nel report del gruppo di ricerche di mercato Markit si legge che l’indice PMI per il settore manifatturiero britannico è salito ad un dato destagionalizzato di 50,1 il mese scorso da 49,4 di aprile, quando ha segnato la prima contrazione in tre anni, dato rivisto da una stima iniziale pari a 49,2.
Gli analisti avevano previsto un aumento a 49,6 a maggio.
Una lettura superiore a 50,0 indica una crescita, mentre al di sotto di tale livello si ha una contrazione.
Markit fa notare di aver aggiunto una domanda speciale al sondaggio di questo mese riguardante l’imminente referendum del 23 giugno sull’appartenenza all’Unione Europea.
Più di un terzo degli intervistati ha visto un “impatto deleterio sulle loro imprese derivante dall’incertezza legata al voto ormai alle porte, e l’8% ha definito l’impatto ‘molto deleterio’”.
Nonostante il superamento del punto di stagnazione a maggio, Rob Dobson, economista senior del gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che i dati hanno rivelato un proseguimento del “debole inizio del 2016” ed ha notato che il settore “continuerà a trascinare la crescita economica, aumentando la pressione sul settore dei servizi affinché sostenga la ripresa del PIL (prodotto interno lordo)”.
Il cambio GBP/USD si attesta a 1,4462 da 1,4466 segnato prima della pubblicazione dei dati, mentre la coppia EUR/GBP si attesta a 0,7711 da 0,7707 registrato precedentemente.
Intanto, i titoli azionari europei sono al ribasso. Il londinese FTSE 100 scende dello 0,46%, l’EURO STOXX 50 segna -0,38%, il francese CAC 40 è in calo dello 0,35%, mentre il tedesco DAX va giù dello 0,19%.