Investing.com - L’oro è salito al massimo di 13 mesi lo scorso venerdì, con gli investitori che hanno ridotto le aspettative sull’aumento dei tassi da parte della Federal Reserve dopo i dati USA che hanno mostrato una forte crescita dell’occupazione unitamente agli stipendi bassi.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna ad aprile ha chiuso venerdì in salita di 16,40 dollari, o dello 0,99%, chiudendo la settimana a 1.270,70 dollari l’oncia troy, dopo aver toccato il massimo intraday di 1.280,70, il massimo dal 3 febbraio 2015.
Il Dipartimento per il Lavoro ha reso noto che l’economia USA ha creato 242.000 nuovi posti di lavoro a febbraio, ben al di sopra dei 190.000 previsti. Dal report è emerso inoltre che la media dei compensi orari è scesa dello 0,1% a febbraio, contro le aspettative di un aumento dello 0,2% e dopo l’incremento dello 0,5%.
I dati misti hanno allontanato la probabilità di un aumento dei tassi dalla Federal Reserve, che farebbero salire l’appeal del metallo prezioso e peserebbero sul dollaro.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute ha visto un calo dello 0,37% lo scorso venerdì, chiudendo la seduta a 97,25, il minimo dal 22 febbraio.
Un dollaro più debole solitamente favorisce l’oro, poiché aumenta l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari meno costose per i titolari di altre valute.
Sulla settimana l’oro è salito a 51,30 dollari, o del 4,11%. I prezzi del metallo giallo sono saliti del 18% quest’anno, con gli investitori che hanno richiesto beni rifugio contro l’instabilità dei mercati finanziari.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a marzo hanno segnato un aumento di 55,0 centesimi, o del 3,63%, chiudendo venerdì a 15,68 dollari l’oncia troy. Sulla settimana i futures dell’argento hanno segnato un aumento di 94,6 centesimi, o del 6,75%, il secondo calo settimanale consecutivo. Ilrame con consegna a maggio ha segnato un aumento di 6,6 centesimi, o del 2,99%, chiudendo la settimana a 2,274 dollari la libbra. I futures hanno toccato il picco intraday di 2,304 dollari, un livello che non si registrava dal 4 novembre.
Sulla settimana i prezzi del rame hanno visto un aumento di 14,9 centesimi, o del 7,22%, la migliore performance settimanale dal dicembre 2011.
I prezzi del metallo rosso sono stati supportati nelle recenti settimane per via delle crescenti aspettative verso ulteriori misure di stimolo da parte delle banche centrali di Europa e Asia.
Nella prossima settimana oramai alle porte, gli investitori si concentreranno sull’esito del vertice di politica monetaria della BCE, nelle crescenti indicazioni che la banca centrale possa aumentare il programma di stimolo monetario e possa spingere i tassi in territorio negativo.
La Cina rilascerà una serie di dati commerciali e sull’inflazione, nei timori sulla salute della seconda economia mondiale.
In vista dell’imminente inizio di settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati.
Lunedì 7 marzo
L’Eurogruppo dei ministri delle finanze della zona euro terrà un vertice a Bruxelles.
Il Governatore della Federal Reserve Lael Brainard ed il Vice Presidente Stanley Fischer terranno degli interventi nel corso della giornata.
Martedì 8 marzo
La Cina rilascerà un report sulla bilancia commerciale.
Il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney testimonierà davanti alla Commissione Parlamentare a Londra sul tema dell’appartenenza del Regno Unito all’Unione Europea.
Mercoledì 9 marzo
La Banca del Canada annuncerà il tasso di riferimento e pubblicherà una dichiarazione del tasso.
Giovedì 10 marzo
La Cina rilascerà i dati sull’indice dei prezzi al consumo e alla produzione.
La Banca Centrale Europea annuncerà il tasso di interesse di riferimento e pubblicherà la dichiarazione del tasso, un documento che presenta le condizioni economiche ed i fattori che influenzano le decisioni di politica monetaria.
Gli USA rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 11 marzo
Gli USA chiuderanno la settimana con un report sui prezzi all’importazione.